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Quali sono i documenti da presentare per aprire un bookmaker in Italia

Aprire un bookmaker in Italia (Eurobet) è una pratica quanto mai dispendiosa in termini di tempo, possibilità e, soprattutto, denaro. Sì, perché nel nostro Paese il gioco d’azzardo è molto controllato ed è molto difficile riuscire ad aprire un proprio bookmaker o sito di scommesse che sia. Per questo motivo, molti bookmaker non sono dotati della licenza AAMS, l’unica valida rilasciata dal ministero delle entrate, ma fanno leva su altre soluzioni che aggirano, in un certo senso, le leggi vigenti in Italia.

Di seguito saranno elencate tutte le regole e le normative necessarie per aprire un bookmaker in Italia in maniera del tutto legale.

Presentare una richiesta all’albo ufficiale
Una delle prime cose da fare per ottenere la tanto desiderata licenza AAMS è dichiarare di essere un personaggio o il responsabile di un’azienda o, ancora meglio, di una multinazionale in possesso di un’enorme quantità di denaro. Nel caso, infatti, il modello ISEE del candidato non rispettasse alcuni standard, questo verrebbe immediatamente scartato e classificato come “non affidabile”. In un certo senso, è necessario agire in questo modo in quanto i soldi dei clienti devono essere gestiti da agenzie che possano sostenere qualsiasi vincita da parte di chiunque senza giungere a bloccaggi di account.

Sostenere un bookmaker in se è una pratica molto costosa, pertanto non solo si agisce preventivamente per evitare problemi del tipo “mancanza di denaro per pagare una ingente vincita di un cliente” ma si evitano anche problemi relativi, in futuro, ai rinnovi della stessa licenza. Il motivo principale è evitare la bancarotta di un bookmaker che potrebbe causare un vero e proprio disastro a livello economico e giudiziario.

Quanto costa la licenza AAMS?
La licenza AAMS (acronimo per Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) è un ente che si occupa del controllo e della regolamentazione di alcuni settori della vita quotidiana tra cui, ovviamente, quelli del gioco d’azzardo (codice bonus Unibet). Inizialmente, infatti, questo ente si occupava prevalentemente di tabacchi ma poi ha preso piede anche nel mondo del betting, dapprima nel casinò e poi anche nelle scommesse sportive online.

Tale licenza, attualmente, scandisce quali sono i bookmaker legali da quelli non legali in Italia. Un gioco, per quanto prudente, in un sito di scommesse non dotato di questa licenza potrebbe provocare non pochi problemi non solo finanziari ma anche a livello di legge.

Ottenere tale licenza è molto difficile e costoso come più volte affermato nel costo del testo. L’iscrizione all’albo per l’ottenimento della stessa costa alcuni milioni di euro (la cifra è variabile e cambia spesso nel corso del tempo, lievitando o abbassandosi). Ma non è finita qui. Per verificare l’effettiva disponibilità finanziaria del cliente, ogni mese bisogna pagare una tassa di circa 350.000 euro all’AAMS per rinnovare tale licenza e risultare, di fatto, iscritti all’albo dei bookmaker autorizzati.

Come evitare le truffe
Abbiamo avuto modo di dire varie volte che molti bookmaker fanno leva su di un altro tipo di licenza, molto più facile da ottenere che permette, per quanto si sa, di tenere un bookmaker legale in tutta Europa. In questo modo copre alcune leggi comuni a tutti i siti di scommesse ma defice in altre che, invece, sono fondamentali.

Una di queste è quella sulla sicurezza del deposito e delle transazioni. Tali controlli sono fondamentali e non devono mancare o essere sostituiti da altri elementi. Questo incide moltissimo sulla scelta di questo o di quel bookmaker, sulla sua affidabilità e su quanto possa valer la pena giocarvici soldi.

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