Quali sono state le tratte precise del volo di Stato che ha portato Renzi a sciare a Courmayeur, quali erano le persone a bordo (moglie e figli del premier o anche altri?) e, soprattutto, se ci sono stati costi per i cittadini, visto che l’aeroporto di Aosta sarebbe stato messo in funzione soltanto per l’atterraggio e il successivo decollo di quel Falcon 900. I 5 Stelle, che pochi giorni fa hanno sollevato il caso, pubblicando i piani di volo dell’aereo, chiedono spiegazioni. La giustificazione di Renzi (motivi di sicurezza) non ha spento le polemiche. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il deputato Paolo Romano hanno scritto all’Enac, l’ente che regola il trasporto aereo, per “ottenere chiarimenti in merito al volo 19002”. I due esponenti 5 Stelle chiedono di poter visionare “l’elenco completo piani di volo o di modifiche apportate” del Falcon 900 “con relativi orari di atterraggio e decollo”. Oltre a questo, richiedono all’Enac precisazioni sulla “gestione dell’aeroporto di Aosta nell’ultimo anno, orari di chiusura ed apertura, movimenti annui e mensili atti a dimostrare che tutta la struttura è stata messa in moto per il singolo volo di andata che poi, per il successivo rientro, sempre per Firenze”.
Ma c’è di più. I consiglieri regionali del M5S in Valle d’Aosta hanno raccolto una documentazione particolare e hanno presentato un’interrogazione, che sarà discussa il 14 e il 15 gennaio. Il documento, firmato dai consiglieri Stefano Ferrero e Roberto Cognetta, chiede “notizie in merito ad eventuali oneri sostenuti dall’Amministrazione regionale in relazione al soggiorno in Valle d’Aosta del Presidente del Consiglio dei Ministri”. Il testo parte proprio dal primo viaggio dell’aereo di Stato con a bordo il presidente del Consiglio e la sua famiglia e chiede alla Giunta regionale “se sono stati sostenuti costi a qualsiasi titolo a carico dell’Amministrazione regionale o di Società partecipate dalla Regione in relazione a trasporti e soggiorno del Presidente del Consiglio o di suoi famigliari ed accompagnatori”. Oltre a questo, i due consiglieri del MoVimento 5 Stelle vogliono sapere “quali sono stati gli oneri, anche a livello di impiego supplementare di risorse umane, sostenuti ai fini dell’adeguamento agli standard di sicurezza dell’aeroporto regionale ai fini del trasferimento della delegazione”.
Stefano Ferrero aggiunge: “Tra l’altro, a causa del forte vento, l’aereo che riportava a Firenze il premier al ritorno dalle vacanze non avrebbe seguito né le rotte né le modalità di volo previste in questi casi mettendo a rischio gli stessi cittadini di Aosta. Vogliamo verificare cosa sia veramente accaduto”.
Non usa mezzi termini il deputato Paolo Romano: “È evidente come il premier Matteo Renzi abbia usato un volo di Stato per esigenze squisitamente personali, anzi familiari visto che ha portato a sciare tutta la famiglia. Siamo al lavoro per riuscire ad acquisire tutta la documentazione, compresa la lista dei passeggeri. Così da poter sommare i costi dei voli, l’apertura straordinaria dell’aeroporto valdostano e l’accoglienza a Courmayeur e sapere quanto sia costata ai cittadini italiani questa vacanza del premier”.