Quarant’anni fa la morte di Rino Gaetano

Nella “Ballata di Renzo” la tragica premonizione

rinogaetano

La musica italiana ricorda oggi Rino Gaetano scomparso quarant’anni fa a soli 31 anni per le conseguenze di un incidente stradale: un terribile frontale tra la sua macchina, che aveva invaso la corsia opposta, e un camion sulla via Nomentana a Roma avvenuto nella notte. L’artista calabrese fu respinto da vari ospedali a causa della mancanza di un’adeguata struttura di traumatologia cranica: quando finalmente arrivò al Policlinico Gemelli era troppo tardi. Una tragica premonizione rispetto al suo incidente stradale la “Ballata di Renzo” nella quale, dieci anni prima aveva raccontato una storia identica alla sua, un uomo investito da un auto che muore perché respinto dagli stessi ospedali che poi avrebbero respinto anche lui.

Dopo essersi trasferito a Roma alla fine degli anni 60 aveva frequentato il Folkstudio dove è nata la scuola Romana di De Gregori e Venditti. Solitario, anticomformista, ironico, recitò con Carmelo Bene intepretando la volpe nel leggendario “Pinocchio”. Prima la IT di Vincenzo Micocci, poi la Rca, all’epoca la Factory della musica italiana. In anticipo sui suoi tempi e di ispirazione per le genrazioni future. “Mio fratello è figlio unico” sia uno dei dischi più importanti della musica italiana. Canzoni come “Il cielo è sempre più blu”, “Nuntereggae più”, “Gianna”, “Mio fratello è figlio unico”, “Berta filava”, “Sfiorivano le viole” sono capolavori entrati nella storia della musica italiana.

Al festival di Sanremo 1978 si presentò con in testa una tuba che gli aveva regalato Renato Zero, un elegante frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica. Sul bavero del frac portava appuntata una colossale quantità di medagliette, che nel corso dell’esibizione consegnò in parte al direttore d’orchestra e in parte lanciò al pubblico. Come se non bastasse aveva in mano un ukulele. Cantò “Gianna” e, per la prima volta nella storia del Festival, fu pronunciata la parola “sesso”.