Ci sono molti modi per descrivere una leggenda del cinema come John Wayne: simbolo dell’America degli anni Cinquanta, icona del western, sex symbol, incarnazione dell’eroe rude ma anche ingenuo. Per i suoi fan invece, John Wayne rimane il ‘Duca’, lo pseudonimo scelto per la prima interpretazione, in omaggio a Duke, l’inseparabile cane con cui giocava da piccolo. A quarant’anni dalla sua morte (11 giugno 1979), ripercorriamo una delle carriere piu’ strabilianti e di successo del mondo dello spettacolo. Nato a Winterset, Iowa, il 26 maggio 1907, il giovane John Wayne, il cui vero nome era Marion Michael Morrison, tento’ inizialmente la carriera militare presso l’Accademia navale di Annapolis, fallendo pero’ il test d’ingresso.
Per sua fortuna, la futura star scopri’ di aver un grande talento per il football americano e grazie a queste abilita’ ottenne una borsa di studio presso la University of Southern California. Durante questi anni all’universita’ comincio’ a lavorare negli studi cinematografici, iniziando con piccoli ruoli sul grande schermo. E fu proprio in questo periodo che conobbe John Ford, il regista che lo avrebbe portato ad avere un successo senza pari.
La sensazionale carriera di John Wayne inizio’ con il genere western. Tra i film che hanno fatto letteralmente la storia del cinema non puo’ non essere citato ‘Ombre rosse’ del 1939 (‘Stagecoach’ il titolo originale), in cui interpreta il protagonista Ringo Kid. Una pellicola che racchiude tutti gli elementi della narrazione del genere: la vendetta del protagonista contro i criminali, l’assalto alla diligenza da parte degli indiani, il salvataggio all’ultimo della cavalleria, l’eroe senza macchia che si batte per gli innocenti e sul finale la sfida conclusiva a colpi di pistola.
Dopo il successo che ottenne il film, Wayne continuo’ il suo sodalizio con Ford recitando in venti sue pellicole: tra le piu’ note ‘I cavalieri del Nord Ovest’ (1949), ‘Sentieri selvaggi’ (1956) e ‘L’uomo che uccise Liberty Valance’ (1962). Inoltre, lavoro’ anche a numerosi film di guerra come ‘Iwo Jima, deserto di fuoco’ (1949), per il quale ricevette una nomination agli Oscar per la categoria Miglior attore protagonista. Il film ‘La battaglia di Alamo’ del 1960, in cui Wayne veste i panni di attore protagonista, segno’ anche il suo ingresso in regia, subito premiata con un’altra nomination agli Oscar. A coronamento di 50 di carriera vinse un Oscar per il suo ruolo da protagonista nella pellicola ‘Il Grinta’ (1970).
Nove anni dopo mori’ per una malattia allo stomaco, lasciando un’impronta indelebile nel mondo di Hollywood, tanto che l’American Institute l’ha inserito al 13esimo posto tra le maggiori star della storia dl cinema. Se sul grande schermo ha interpretato il ruolo dell’eroe che si batte per i deboli e gli indifesi, nella vita reale John Wayne si e’ sempre schierato con gli ideali dei conservatori americani, in costante lotta contro i comunisti o quelli con idee di sinistra nell’ambito cinematografico e non solo. Un idealismo che lo ha portato a entrare a far parte della Societa’ cinematografica per la salvaguardia degli ideali americani (un’associazione conservatrice il cui programma era quello di denunciare e allontanare i simpatizzanti comunisti dall’industria cinematografica) e che contribuira’ a farlo diventare ancora piu’ popolare come eroe patriottico, coraggioso, pronto a tutto pur di combattere per la giustizia e per il suo Paese, anche al di fuori delle riprese.