Eurodeputati italiani isolati. Dopo più di un mese, l’Europa si accorge del coronavirus e come prima mossa “isola” l’Italia. E pensare che la prima vittima del virus cinese è stata a Parigi. Come dire, l’Europa dei popoli non si smentisce mai, e imperterrita continua a sfornare regole a dir poco grottesche. Come quella appena ratificata dall’Ufficio dei questori del parlamento Ue con la quale chiede l’auto quarantena degli eurodeputati che hanno viaggiato nelle regioni del nord Italia interessate dal coronavirus, oltre che in Cina e nei paesi asiatici più colpiti. Lo stile di Bruxelles è democristiano, parla di una “raccomandazione, basata su consulenza del servizio medico”.
Quindi, l’auto quarantena per gli eurodeputati è un “consiglio”. In pratica, si chiede a chi ha viaggiato negli ultimi 14 giorni in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto di non mettere piede in parlamento, restando a casa in auto-isolamento. Mentre se l’eurodeputato ha il sospetto di aver contratto il virus, è invitato non solo a non andare a Bruxelles ma a contattare urgentemente il proprio dottore per sottoporsi alle cure del caso, e a non tornare al parlamento europeo prima di aver ricevuto il nulla osta del medico. Questi sono “i consigli” dell’Ue e che valgono anche per gli assistenti degli europarlamentari. Una regola bizzarra, dicevamo. Pensiamo, ad esempio, a un eurodeputato che non è del nord Italia e parte da Roma per Bruxelles. Chi può certificare che quell’eurodeputato non abbia incrociato in aereo passeggeri che provenivano da Milano, da Padova o ancora da Palermo? E perché no, qualche passeggero cinese o francese o belga che magari non sa di essere stato colpito dal coronavirus? In sostanza, appare difficile definire sensata questa regola di Bruxelles.
Perché va da sé che tutti gli europarlamentari sono virtualmente esposti al medesimo rischio infezione non solo sugli aerei provenienti dal nostro Paese ma anche su quelli provenienti da nazioni immediatamente confinanti in cui, peraltro, il coronavirus inizia a farsi vivo. La regola appare ancora più bizzarra se si pensa che finora la Commissione europea non ha preso le medesime misure di sicurezza. Domanda: al commissario all’Economia Paolo Gentiloni sarà ancora concesso di frequentare le riunioni dell’esecutivo comunitario? Il toscano David Sassoli potrà presiedere l’Europarlamento? Di certo, la prossima settimana a Bruxelles ci sono le riunioni delle commissioni parlamentari. Tra due settimane, invece, è prevista la riunione dell’assemblea plenaria a Strasburgo. Cosa accadrà? Perché circa un terzo degli eurodeputati italiani proviene dalle regioni del Nord Italia e in questi giorni sono impegnati proprio in attività sul territorio. E secondo la circolare Ue, il conto dei 14 giorni di auto isolamento scatterà dal momento in cui lasceranno queste zone.