Sono oltre 16mila, i nuovi contagi nelle ultime 24 ore in Italia, numeri che non si vedevano da metà aprile. Diminuiscono, invece, e tornano sotto quota cento i decessi. Aumentano, anche se a ritmi più lenti rispetto a quanto visto a inizio settimana, i ricoveri ordinari e continua a crescere il numero di pazienti in terapia intensiva. Intanto, dopo il via libera dell’Aifa, potranno partire dal 16 dicembre, come annunciato oggi dalla struttura commissariale per l’emergenza Covid guidata dal generale Figliuolo, le somministrazioni ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Una prima tranche di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino Pfizer sarà distribuite entro il 15 a Regioni e Provincie autonome. Sul fronte dei vaccini sono arrivate anche altre novità. Il presidente Ceo di Pfizer, Albert Bourla, in un’intervista alla Bbc, ha prospettato che “saranno necessarie vaccinazioni annuali per mantenere livelli di protezione molto robusti e molto, molto alti”.
Secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute, sono 16.806 i nuovi casi positivi al Covid-19 (ieri 15.085) e 72 i decessi (ieri 103) registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Dall’inizio della pandemia sono 5.060.430 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, mentre da febbraio 2020 il numero complessivo delle vittime è pari a 134.003. Sono in tutto 4.717.556 le persone guarite o dimesse, mentre sono 208.871 quelle attualmente positive, pari a +9.088 rispetto a ieri (+5.513 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, sono stati 679.462 i tamponi totali processati, ovvero 105.687 in più rispetto ai 573.775 di ieri. Il tasso di positività, ieri pari al 2,6%, scende al 2,5% (l’approssimazione di 2,47%). Sul fronte del sistema sanitario non si arresta la crescita delle degenze in ogni area. Sono +50 (ieri +21) i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, per un totale di 5.298 ricoverati. Sono +12 (ieri +3) i posti letto occupati in terapia intensiva: sono dunque 698 i malati più gravi, con 55 ingressi in rianimazione (ieri 62).
“Giù le mani dal Natale. Tra nonni vaccinati con tre dosi e nipoti e figli si può e si deve tornare a festeggiare come si faceva prima del Covid. Trovo questa storia di limitare gli abbracci e la convivialità natalizia di cattivo gusto. Questo Natale dovrà essere come è sempre stato (purché ci sia vaccinati)”. Lo scrive su Facebook l’infettivologo genovese Matteo Bassetti.