Questa app è su tutti i telefoni ma non immagini quanto possa essere pericolosa: da qui entrano i truffatori
Il furto di dati e le truffe online si nascondono ovunque anche nelle app che usiamo ogni giorno sul cellulare
Le truffe via APP (Authorised Push Payment) sono un tipo di frode sofisticata in cui i criminali manipolano le vittime per convincerle a trasferire denaro in modo volontario. Questi raggiri si basano su inganni ben congegnati e spesso sfruttano il pretesto di pagamenti per beni, servizi o richieste urgenti apparentemente legittime.
Queste si manifestano in diverse forme, tutte accomunate dalla manipolazione psicologica delle vittime. Una delle tecniche più comuni è l’impersonificazione: i truffatori si fingono rappresentanti di enti affidabili come banche o agenzie governative, utilizzando e-mail, telefonate o messaggi per guadagnare la fiducia della vittima.
In altri casi, adottano tecniche di phishing, inviando comunicazioni fraudolente che inducono le persone a fornire informazioni sensibili o a cliccare su link pericolosi. Un altro metodo diffuso è la truffa delle fatture, in cui i criminali inviano richieste di pagamento per servizi o prodotti inesistenti, spesso utilizzando documenti e loghi convincenti per ingannare le vittime.
Infine, le truffe sugli investimenti rappresentano un altro esempio di frode APP, in cui i criminali promettono rendimenti elevati per attirare le vittime a investire. Spesso, queste operazioni si basano su imprese fittizie o inesistenti, portando alla perdita di somme significative.
Phishing su questa app: come proteggersi
Una nuova truffa informatica prende di mira gli utenti di Google Calendar, sfruttando inviti ad eventi apparentemente legittimi per ingannare le persone e rubare i loro dati personali. I truffatori inviano notifiche falsificate alle caselle Gmail, convincendo le vittime a cliccare su link che reindirizzano a moduli dannosi. Per proteggersi, Google consiglia di modificare le impostazioni del proprio account, accettando inviti solo da mittenti noti.
Gli utenti possono attivare questa funzione andando su Impostazioni evento in Google Calendar e selezionando l’opzione appropriata. Gli esperti invitano inoltre a essere cauti e a evitare di interagire con inviti o link di calendario non richiesti, poiché possono celare trappole pericolose. Una maggiore attenzione e la configurazione delle impostazioni consigliate possono ridurre significativamente i rischi di cadere in questo tipo di raggiro.
La truffa di WhatsApp: promesse allettanti e inganni
Anche WhatsApp è diventata un terreno fertile per i truffatori. Una delle tecniche più recenti prevede l’invio di un messaggio generico, come «Salve, posso parlarne un attimo?». Gli utenti che rispondono vengono poi invitati a mettere like su contenuti social in cambio di ricompense, ma il tutto evolve rapidamente in una richiesta di investire denaro, con la promessa di alti guadagni.
Numerose persone hanno segnalato di aver perso ingenti somme, attratte dalle false promesse. Gli esperti raccomandano di non dare seguito a questi messaggi, di ignorare le proposte di guadagni facili e di segnalare immediatamente attività sospette. La prudenza resta la migliore difesa contro questi tentativi di raggiro sempre più sofisticati.