Rimedio semplice ed efficace per aiutare le capacità mnemoniche: lo studio conferma che funziona al cento per cento.
Mantenere la memoria attiva è essenziale per una mente sana e vivace. Una strategia efficace è l’esercizio mentale, come leggere, risolvere cruciverba, giocare a scacchi o dedicarsi a giochi di logica. Queste attività stimolano il cervello, migliorano la concentrazione e favoriscono la capacità di memorizzare informazioni.
Un altro aspetto cruciale è l’attività fisica, che ha un impatto diretto sulla salute del cervello. Camminare, praticare yoga o altre forme di esercizio aerobico migliorano la circolazione sanguigna e favoriscono la produzione di sostanze utili al funzionamento delle cellule nervose.
Inoltre, una dieta equilibrata e ricca di antiossidanti, come frutta, verdura e pesce, può sostenere la memoria nel lungo termine. Ridurre lo stress con tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, aiuta a evitare che le preoccupazioni quotidiane interferiscano con la capacità di concentrazione.
Infine, un recente studio tedesco, ha definito come una classica abitudine se realizzata ed eseguita in modo adeguato, aiuta in modo semplice a potenziare e dare nuova linfa alle nostre capacità di memoria.
Lo studio di una università di Berlino ha evidenziato come il sonno influisca, in modo positivo o negativo, sulla memoria di ogni essere umano. Le onde elettriche medie, che il nostro cervello genera durante i periodi di sonno profondo, consolidano i ricordi e trasferiscono le informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Le onde elettriche medie rafforzano il legame tra neuroni, lo studio ha proprio rilevato che all’intensificarsi del sonno profondo c’è anche un evidente miglioramento della memoria a lungo termine. Il cervello durante il sonno, acquisisce e rielabora tutte le informazioni raccolte durante la giornata, immagazzinandole.
Quindi per permettere al nostro cervello di immagazzinare e consolidare più informazioni possibili, trasferendole dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, occorre dormire profondamente. In questa fase le onde elettriche lente che il nostro cervello produce irrobustiscono le sinapsi dei neuroni che di conseguenza rinforzano i ricordi rendendoli duraturi.
Questo studio potrebbe portare a sviluppare tecniche di stimolazione del sonno profondo tramite strumenti elettrici o acustici. Infatti, è stato evidenziato come funzioni in anziani che soffrono di disturbi cognitivi lievi o forme leggere di demenza. In conclusione il sonno profondo è un alleato fondamentale per la nostra memoria, le onde elettriche medie sono un vero e proprio meccanismo biologico che ci permette di immagazzinare al meglio le informazioni che assimiliamo.