APERTURA

Quindicesimo pacchetto di sanzioni dell’Ue alla Russia, Trump esprime preoccupazioni sul futuro della guerra in Ucraina

Il Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea ha adottato oggi il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, in risposta alla continua aggressione della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina. Questo nuovo pacchetto di misure restrittive si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per l’evolversi della guerra e mira a limitare ulteriormente la capacità della Russia di proseguire il conflitto che, come sottolineato nella nota ufficiale dell’UE, è “illegale, non provocato e ingiustificato”.

Le misure approvate dall’UE non solo rispondono all’escalation militare, ma si concentrano anche su quelle dinamiche economiche e politiche che permettono alla Russia di aggirare le sanzioni, alimentando così la macchina bellica di Mosca. Secondo il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, “stiamo cercando di fermare questa orribile guerra in Ucraina e in Russia”, riconoscendo i progressi ottenuti ma allo stesso tempo evidenziando la gravità della situazione, definita da lui stesso come “brutta e dura”. Questo riflette l’urgenza con cui il mondo intero cerca una soluzione alla crisi.

Anche il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha espresso preoccupazione sulla situazione in Ucraina, definendo il conflitto come il più difficile dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, e ha ribadito la necessità di un supporto urgente per Kiev. In un incontro con il premier del Montenegro, Milojko Spajic, Stoltenberg ha evidenziato che l’Ucraina sta affrontando attacchi su larga scala da parte delle forze russe, causando la morte di civili e danneggiando infrastrutture critiche. In questo contesto, le sanzioni dell’UE e gli aiuti internazionali rivestono un ruolo cruciale.

Le misure del nuovo pacchetto di sanzioni

Il pacchetto appena adottato prevede una serie di misure che comprendono sanzioni individuali e contro entità legate al complesso militare e industriale russo. In particolare, l’UE ha imposto restrizioni a 54 individui e 30 entità responsabili di azioni che minacciano la sovranità dell’Ucraina. Tra gli individui sanzionati figurano esponenti delle forze armate russe, dirigenti di aziende energetiche di rilievo, e alti ufficiali accusati di crimini di guerra, tra cui il bombardamento dell’ospedale pediatrico Okhmadyt a Kiev e la deportazione di bambini ucraini.

Le entità sanzionate includono principalmente società di difesa russe, compagnie di navigazione e un impianto chimico. Tra le novità di questo pacchetto c’è l’inclusione di attori cinesi che forniscono componenti tecnologici, tra cui droni e microelettronica, utilizzati per sostenere l’industria bellica russa. Questo segna un ulteriore inasprimento delle relazioni tra l’UE e la Russia, con l’intento di limitare il flusso di materiali sensibili verso Mosca.

Il Consiglio dell’UE ha inoltre introdotto sanzioni dirette a combattere l’elusione delle restrizioni commerciali attraverso la “flotta ombra” di Putin. È stata ampliata la lista delle navi soggette a divieto di accesso nei porti europei, portando il numero totale a 79. Le navi incluse nella lista sono coinvolte nel trasporto di petrolio e prodotti petroliferi, oltre a fornire supporto logistico alle forze russe. Questa misura mira a interrompere i flussi economici vitali per il governo russo, che continua a finanziarsi attraverso il commercio di petrolio e gas nonostante le sanzioni internazionali.

Un altro aspetto fondamentale del pacchetto riguarda l’inasprimento delle misure contro le entità che supportano il complesso militare e industriale russo. 32 nuove entità sono state aggiunte alla lista delle sanzioni, comprese quelle che operano in paesi terzi come la Cina, l’India e gli Emirati Arabi Uniti, che sono accusati di aggirare le sanzioni e di fornire materiale militare alla Russia. Queste entità saranno sottoposte a restrizioni più severe per quanto riguarda l’esportazione di tecnologie a duplice uso e di beni che potrebbero essere utilizzati per potenziare la capacità bellica della Russia.

Impatti e reazioni internazionali

Queste misure si inseriscono in un contesto globale di crescente tensione e dibattito. Se da un lato l’Unione Europea sta intensificando la sua pressione sulla Russia, dall’altro lato emergono voci critiche, come quelle di Donald Trump, che ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto. Secondo Trump, sebbene siano stati ottenuti “piccoli progressi”, la guerra è tutt’altro che finita e il suo impatto sta diventando sempre più devastante. Trump ha poi elogiato il suo operato durante la sua presidenza, affermando che sotto il suo governo non c’erano guerre.

Anche in seno alla NATO, la situazione resta delicata. Il segretario generale Mark Rutte ha dichiarato che l’Ucraina sta affrontando un inverno particolarmente duro e che i progressi delle forze russe sono una realtà preoccupante. La NATO sta intensificando il suo impegno a supporto di Kiev, ma le perdite continue e gli attacchi russi su larga scala complicano ulteriormente la situazione.

Riconoscimento sanzioni e deroghe per le aziende europee

Una delle novità più rilevanti del pacchetto riguarda il divieto di riconoscere e far eseguire le sentenze dei tribunali russi nell’Unione Europea. Questa misura è stata adottata per proteggere le aziende europee da eventuali azioni legali che potrebbero minacciarne la stabilità economica e finanziaria, a seguito delle sanzioni imposte dalla Russia. Le sentenze russe, infatti, hanno impedito a molte imprese europee di proseguire le loro attività all’estero e spesso hanno comportato pesanti penalità.

Inoltre, l’UE ha introdotto una deroga per permettere agli operatori finanziari europei di gestire i saldi di cassa detenuti nei depositi accentrati dei titoli finanziari. Questa misura è stata presa in risposta ai sequestri da parte della Russia di titoli detenuti nell’UE, e permetterà agli operatori di scongelare questi saldi per soddisfare obblighi legali con i loro clienti.

La strategia di disimpegno e la difficoltà di uscita dalla Russia

Inoltre, il Consiglio ha prorogato le scadenze relative alle deroghe per le attività commerciali in Russia. Gli operatori dell’UE sono stati incoraggiati a considerare seriamente la possibilità di chiudere le loro attività nel paese, in un momento in cui i rischi associati a mantenere affari in Russia sono elevati. La proroga delle scadenze consentirà una dismissione più ordinata degli investimenti, ma questa decisione non è stata presa senza difficoltà. Molte aziende si trovano a fronteggiare l’impossibilità di uscire dal mercato russo in tempi brevi, una situazione che richiede una gestione oculata e strategica.

Con l’adozione di questo quindicesimo pacchetto di sanzioni, l’Unione Europea dimostra una determinazione crescente nel cercare di fermare la guerra in Ucraina e di isolare ulteriormente la Russia sul piano economico e diplomatico. Nonostante le difficoltà, le sanzioni mirano a colpire le risorse che permettono alla Russia di continuare la sua aggressione, mentre la comunità internazionale è chiamata a rimanere unita nella sua condanna della guerra e nel supporto all’Ucraina. Tuttavia, come evidenziato dalle parole di Trump e Rutte, la strada per una pace duratura sembra ancora lunga e irta di ostacoli.

Pubblicato da
Maurizio Balistreri