Quirinale, ci vorrà quorum più alto
La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato la modifica all’articolo 83 della Costituzione che alza il quorum necessario all’elezione del presidente della Repubblica. L’emendamento presentato alla riforma costituzionale dal senatore del Pd Miguel Gotor prevede che siano necessari i due terzi per le prime quattro votazioni, i tre quinti per le successive quattro votazioni e dalla nona la maggioranza assoluta.
Vengono poi elminati i 58 delegati regionali che erano anche nel testo base del governo, accogliendo così la richiesta di Fi che temeva uno squilibrio nella platea dei grandi elettori che sarà quindi composta dai 630 deputati e dai cento senatori. Soddisfatto Gotor che però preannuncia di vole riproporre in Aula l’emendamento per inserire anche i 73 deputati europei: “E’ giusto coinvolgere tutti i livelli della rappresentanza, regionale, nazionale ed europea, nell’elezione del capo dello Stato – ha detto -, anche perchè sempre di più il presidente ha un ruolo legato alle vicende europee”. Sulla votazione il senatore di Fi Augusto Minzolini si è astenuto, hanno votato a favore maggioranza e Fi, contrari Sel e M5S.
Intanto, il voto in commissione sulla composizione del nuovo Senato non elettivo slitta a oggi. Dopo una lunga pausa di quasi due ore, in cui i relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, insieme al ministro Maria Elena Boschi e al sottosegretario Luciano Pizzetti, hanno limato le ultime questioni, e’ stato deciso di riunire la commissione in serata solo per l’illustrazione dei sub-emendamenti. Non sarebbero infatti del tutto sciolti i nodi sulla composizione e sulle modalita’ di elezione del nuovo Senato. L’emendamento presentato in mattinata sul punto, ossia sull’articolo 57 della Costituzione, era firmato solo da Finocchiaro e nel pomeriggio sono stati presentati subemendamenti sia da Fi che da Lega e Pd, segno che il testo non soddisfaceva pienamente i tre contraenti dell’accordo. Domani la commissione tonera’ a riunirsi dalle 9,30 per le votazioni, sapendo che la riforma costituzionale dovra’ arrivare in Aula per le 16,30.