Quirinale, trattative serrate. Da Pd aut aut ad Alfano

Quirinale, trattative serrate. Da Pd aut aut ad Alfano
30 gennaio 2015

Renziani in pressing sul ministro dell’interno Angelino Alfano perche’ voti Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. “Non e’ pensabile che il ministro dell’Interno, che dovra’ comunicare a tutte le Questure d’Italia, che Sergio Mattarella e’ il nuovo presidente della Repubblica, sia il ministro che non lo vota”, spiegano ambienti renziani facendo capire che il non voto sul capo dello stato e’ incompatibile con la titolarita’ del Viminale. L’aut aut posto al ministro dell’Interno trova conferme in ambienti di Ncd, mentre il partito e’ in fibrallazione da questa mattina. Il pressing renziano trova terreno fertile nel Nuovo centrodestra. Al termine della seconda votazione, la prima di quest’oggi, era Dorina Bianchi a manifestare a Renato Schifani in Transatlantico le sue perplessita’.

Non e’ la sola a non capire la strategia del partito: Maurizio Bernardo e Rosanna Scopelliti sono gia’ usciti allo scoperto, chiedendo a tutto il Nuovo centrodestra di convergere su Mattarella. E mentre Sacconi e Cicchitto, nel pomeriggio, fanno i conti su un divanetto del Transatlantico; nella sala accanto a quella dove Renzi riunisce i vertici del Pd va in corso una trattativa serrata e parallela. Dentro la stanza ci sono Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin, dopo un po’ si aggiungono anche Luigi Casero e Gioacchino Alfano. Non confermata, raccontano di una telefonata di Renzi alle due donne di Ncd.

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rea popolare e’ in confusione: in un corridoio appena fuori dall’aula, c’e’ un’altra pattuglia di Ncd piuttosto sconfortata. Ci sono Vincenzo Garofalo, Francesco Colucci, uno spaesato Paolo Bonaiuti che non si raccapezza troppo: “Ma chi c’e’ dentro alla stanza?”, chiede a tutti senza riceve risposta. Non e’ facile capirlo: il corridoio del lato buvette e’ un alveare di riunioni. C’e’ Renzi col ministro Boschi e i vertici del Pd, c’e’ la pattuglia di Ncd, c’e’ Denis Verdini che fa avanti indietro a grandi passi, ma non e’ facile capire dove vada o chi incontri.

Dopo un po’ spunta anche Pier Ferdinando Casini, che accompagna Giorgio Napolitano fuori dall’aula e lo saluta. Poi, pero’, si getta al centro della trattativa: assieme al senatore De Poli prende possesso della stanza lasciata vuota da De Girolamo e Lorenzin, che sono entrate in aula. “Per ora siamo fermi sulla scheda bianca- dice De Poli- ma stiamo valutando tutto, abbiamo una riunione stasera, vedremo”. In aula De Girolamo e’ subito avvicinata da Quagliariello e da Maria Elena Boschi. Un breve capannello, poi De Girolamo lascia l’emiciclo e va a conversare con Barbara Saltamartini. (Dire)

 

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