Raccomandata 787, se te la vedi recapitare a casa è un bel guaio: una volta aperta aspettati di pagare

Cassette postali (Pixabay) IlFogliettone

Cassette postali (Pixabay) IlFogliettone

Per molti un incubo, per altri un’abitudine, ma quando arriva una raccomandata c’è sempre tensione. Se poi arriva questa…

La raccomandata, un tempo pilastro delle comunicazioni ufficiali, è una tipologia di spedizione postale che garantisce la consegna della corrispondenza al destinatario e la possibilità di tracciarne il percorso. L’invio di una raccomandata genera una ricevuta che attesta la spedizione e, una volta consegnata, una seconda ricevuta che ne conferma la consegna. Questa doppia attestazione la rende uno strumento fondamentale in ambito legale e amministrativo,.

La raccomandata, però, presenta alcuni limiti. La consegna può richiedere diversi giorni, a seconda della distanza e dell’efficienza del servizio postale. Inoltre, la gestione della corrispondenza cartacea comporta costi di archiviazione e un impatto ambientale non indifferente.

Negli ultimi anni, la Posta Elettronica Certificata (PEC) si è affermata come un’alternativa sempre più diffusa alla raccomandata. La PEC, infatti, garantisce le stesse funzioni della raccomandata, ma in formato digitale. La consegna di una PEC è immediata e genera anch’essa una ricevuta di consegna con valore legale.

Nonostante i numerosi vantaggi della PEC, la raccomandata continua a essere utilizzata, soprattutto in alcuni settori più tradizionali. La sostituzione completa della raccomandata con la PEC, infatti, è un processo graduale, che richiede tempo e adeguamenti normativi.

Ansia da raccomandata

Chi non ha mai provato il brivido di ricevere una raccomandata? Quella bustina bianca, sigillata con cura, che promette sorprese (solitamente amare). È come un invito a una festa a cui nessuno vorrebbe partecipare, un biglietto della lotteria dove l’unico premio in palio è una seccatura. Che sia un avviso di pagamento, una multa o una qualsiasi altra comunicazione poco gradita, la raccomandata ha il potere di trasformare anche la giornata più serena in un incubo burocratico.

Certo, esistono casi in cui la raccomandata può portare una lieta novella. Magari hai vinto un concorso, ti hanno lasciato un’eredità oppure ti hanno invitato a partecipare a un reality show. Ma ammettiamolo: sono eccezioni che confermano la regola. In fondo, quando riceviamo una raccomandata, la nostra mente corre subito al peggio: una cartella esattoriale, un avviso di sfratto, una convocazione in tribunale.

Avviso Giacenza (Borsa e Finanza) IlFogliettone

La raccomandata 787

Il codice 787 associato a una raccomandata è un segnale d’allarme. Solitamente indica la presenza di un atto giudiziario, come una citazione in giudizio, un decreto ingiuntivo o un avviso di garanzia. Tuttavia, non è l’unico tipo di documento che può celarsi dietro questo codice.

La raccomandata con codice 787 può contenere anche altri tipi di comunicazioni, come multe, avvisi di pagamento di tasse locali (IMU, TASI, TARI), notifiche inviate da poste private come Nexive, richieste di pagamento del bollo auto o accertamenti fiscali dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso, la ricezione di una raccomandata con questo codice richiede un’attenta verifica del contenuto e, se necessario, una pronta risposta.