Radio Radicale, mozione M5s con ok Lega: serve gara
“Basta soldi pubblici a editori privati, è buon senso”
Il Movimento Cinque Stelle ha depositato oggi, “d`accordo con la Lega”, una mozione su Radio Radicale che prevede due impegni al Governo: “Il primo, è volto a non rinnovare la concessione senza una vera gara; e il secondo è a mettere in sicurezza e digitalizzare gli archivi di Radio Radicale, che rappresentano una risorsa preziosa”. È quanto rende noto un post sulla pagina Facebook del M5s, in cui si afferma che “nessuno qui vuole chiudere Radio Radicale. Noi vogliamo fare una cosa più importante: affermare che una radio privata, tra i cui soci c`è una holding finanziaria, la Lillo SpA, che vale due miliardi di Euro, non può stare in piedi solo grazie ai soldi delle vostre tasse, soldi pubblici. Radio Radicale non deve avere più diritti di altre radio private”.
Dunque, prosegue il post, “ci chiediamo perché il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Luigi Di Maio, dovrebbe continuare a dare a una radio privata circa 10 milioni di Euro ogni anno per un servizio che può costare molto meno! La vera domanda è perché nessun partito finora ha avuto il coraggio di dirlo e di cambiare”. Invece, si rivendica nel post, “il MoVimento 5 Stelle è al governo solo per un motivo: per cambiare le cose. Con gradualità, con buon senso, ma anche con determinazione. Noi siamo per lo stop ai finanziamenti pubblici all`editoria e a favore del pluralismo, che è cosa ben diversa dal finanziare con soldi degli italiani qualche editore, come è avvenuto finora.
Nessun italiano deve più pagare di tasca sua per giornali ed emittenti private. Ci sembra buon senso”.