Il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo (foto) difende l’operato della sua amministrazione dopo una raffica di avvisi di conclusione indagini che hanno riguardato dirigenti del municipio, un ex capo di Gabinetto e un assessore, oltre a diversi consiglieri comunali in relazione all’affidamento dei servizi. Il primo cittadino, influente esponente renziano, nel respingere l’invito di quanti lo invitavano a un azzeramento della sua squadra, ha ribadito la sua fiducia nella magistratura, ma si e’ posto degli interrogativi sulla divulgazione, da parte della Procura di Siracusa, di informazioni di carattere giudiziario. “E’ giusto che la Procura indaghi e noi siamo sereni sul lavoro dei magistrati. Mi chiedo, pero’, come mai – sostiene Garozzo – in una determinata giornata in cui arrivano due avvisi di garanzia al Comune contestualmente ci giunge una chiusura indagini per fatti del 2012 nei confronti di un funzionario comunale accusato di aver preso, con delle registrazioni, 3 mila euro di tangenti ma quest’ultima informazione viene inviata al Comune con una riservata della Procura? Ed ancora, come mai, in riferimento alla politica, si sente l’esigenza di emettere un comunicato stampa ed invece, nel caso del funzionario, con accuse ben diverse e piu’ importanti da un punto di vista giudiziario questo non avviene?”.
Nei giorni scorsi, la Procura di Siracusa ha notificato 5 avvisi di conclusione indagini nei confronti di un funzionario, di un dirigente del Comune, di un dipendente pubblico, del presidente di un’associazione e di un consigliere comunale del Pd accusati di aver turbato la procedura amministrativa per l’assegnazione di un servizio per la gestione di un campus estivo. Qualche giorno prima, invece, due avvisi di conclusioni indagini erano arrivati all’attuale assessore comunale ai Lavori pubblici, Alfredo Foti, ed all’ex capo di Gabinetto del comune, Giovanni Cafeo, dirigente regionale del Pd ora sospeso, accusati di aver turbato la gara per gli asili nido. La bufera giudiziaria, con altri 12 indagati, si e’ abbattuta anche sull’affidamento, prima del nuovo bando, degli asili nido, sulla gestione degli impianti sportivi e del telesoccorso.