Raggi si ricandida e fa saltare la regola del terzo mandato
Duro attacco del leader di Italia Viva Renzi. Tempo fa Zingaretti aveva parlato di minaccia per i romani
Virginia Raggi si ricandida a sindaco di Roma. L’annuncio è stato fatto in videoconferenza ai consiglieri della maggioranza grillina che governa il Campidoglio il 10 agosto, mentre in un’intervista al Fatto quotidiano, la prima cittadina della Capitale spiega il perché della sua scelta, che richiederà una modifica della regola dei due mandati prevista nello statuto del Movimento se intende correre con il simbolo 5S. Raggi annuncia inoltre di voler “dialogare con la sinistra”, e attacca il Pd “che non sa più farlo”, ricordando che avrebbe voluto vedere i dem al suo fianco quando si è schierata contro Casapound.
Sulla regola dei due mandati che le impedirebbe di ricandidarsi, visto che è già stata consigliera all’opposizione, Raggi sottolinea che “tutti coloro che ho sentito mi hanno detto che apprezzano il mio lavoro e riconoscono i miei risultati, e mi hanno esortato ad andare avanti. Ho messo sul tavolo la mia disponibilità. Nel frattempo c’è un dibattito sulla regola, che rispetto”. La regola andrà modificata con un votazione sulla piattaforma Rousseau, e ad esortarla ad andare avanti sono proprio i vertici, tra cui Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Perché i romani dovrebbero votarla ancora? “In cinque anni non si può cambiare Roma – risponde la prima donna sindaco della Capitale – ma si può invertire la rotta. E noi l’abbiamo invertita”, rivendica.
Duro attacco del leader di Italia Viva Matteo Renzi, che al Corriere della Sera ha detto che “è diabolico perseverare con Raggi”, mentre il leader dem Nicola Zingaretti a maggio al Messaggero aveva detto che una ricandidatura di Virginia Raggi non sarebbe una notizia ma una minaccia per i romani.