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SICILIA Raciti: “Un cambio di marcia, una riflessione molto seria che modifica profondamente i meccanismi che muovono le logiche del governo regionale”

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La svolta allunga la vita al governo Crocetta che solo qualche giorno fa sembrava spacciato. Il governatore e il Pd blindano l’esecutivo e l’indicazione temporale ripetuta piu’ volte – due anni e mezzo – non lascia dubbi sull’intenzione di procedere sino alla fine della legislatura. “Un cambio di marcia, una riflessione molto seria che modifica profondamente i meccanismi che muovono le logiche del governo regionale”, ha detto ai giornalisti il segretario regionale del Pd Fausto Raciti, per il quale “non solo metaforicamente cade un tabu’: l’offerta a Gucciardi e’ una sfida che il Pd accoglie e rilancia”. Parole che hanno pure il senso di un taglio alle forti tensioni manifestate da tempo nei confronti del presidente della Regione Rosario Crocetta e arrivate al culmine durante la recente direzione regionale. La nomina dell’ex capogruppo del Pd Baldo Gucciardi ad assessore alla Salute, al posto di Lucia Borsellino, ha costituito un segnale di alto gradimento per i democratici che hanno deciso di “raccogliere e rilanciare la sfida. L’offerta del presidente della Regione sull’assessorato alla Salute ha il valore di una rottura e il Pd ha deciso di assumere sulle proprie spalle la decisione di invertire la rotta e di modificare il modello di governo”. Lo stesso Raciti fa capire che il partito si gioca tutto il suo peso e la sua credibilita’: “Assumiamo noi, in maniera esplicita come non mai, il governo di questa regione, cerchiamo di essere il partito che puntera’ sul rilancio. Questa giornata segna un punto si svolta nella vicenda legislativa di questo governo”.

Ecco, perche’, quello di Gucciardi, e’ un incarico, sottolinea il segretario siciliano, “che pesa sulle spalle di tutto il Pd e che vedra’ accanto al nuovo assessore l’intero partito”. Passaggi maturati in un serrato dialogo con il partito nazionale e in particolare con il vicesegretario Lorenzo Guerini e il sottosegretario Davide Faraone, plenipotenziario renziano nell’Isola. Appare netta l’archiviazione di ogni ipotesi di conclusione anticipata della legislatura, confermata anche dal nuovo capogruppo Antonello Cracolici, tornato alla funzione svolta nella precedente legislatura: “Spero che i due anni e mezzo che stanno davanti a noi siano quelli che permetteranno al Pd di governare ancora la Sicilia. La politica deve sapere indicare un progetto per il futuro ed e’ quanto vogliamo fare”. Se si sia aperta con l’ingresso di Gucciardi oggi e prima con quello dell’ex segretario Udc Giovanni Pistorio, la maglia per un rimpasto in giunta che veda la presenza di altri politici, e’ ancora presto per saperlo. Per Raciti “l’azzeramento del nuovo governo e’ stato gia’ risolto mesi fa, la domanda era se non si dovesse aprire una riflessione molto seria e profonda sui meccanismi che muovono le logiche del governo regionale. Crocetta ha fatto una scelta di discontinuita’, noi lo accogliamo e crediamo possa essere utile al governo di questa regione”. Ma tutto sara’ ulteriormente piu’ chiaro dopo un incontro che si terra’ domani mattina che a Roma vedra’ anche Guerini, Faraone e Gucciardi, il quale intanto scandisce: “Abbiamo scelto la via della responsabilita’, la responsabilita’ di governo che certamente e’ onerosa, ma che il partito ha sentito forte”. (Agi)