Raid israeliano contro Hamas a Rafah: morti e condanna internazionale

Raid israeliano contro Hamas a Rafah: morti e condanna internazionale
Benjamin Netanyahu
28 maggio 2024

Un raid aereo israeliano contro due leader di Hamas ha provocato una strage tra gli sfollati palestinesi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’attacco, mirato ai comandanti Yassin Rabia e Khaled Nagar, ha causato almeno 45 morti e oltre 180 feriti, inclusi donne e bambini. L’area colpita è quella di Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah.

L’operazione militare, avvenuta pochi giorni dopo una decisione della Corte dell’Aja, ha scatenato una forte condanna internazionale. La comunità internazionale ha richiesto con insistenza la cessazione immediata delle operazioni militari da parte di Israele. L’inchiesta aperta dal procuratore militare israeliano ha preliminarmente attribuito la causa della strage all’incendio sviluppatosi dopo l’attacco. Secondo l’Idf, erano stati “intrapresi passi per minimizzare il rischio di colpire civili, inclusa la sorveglianza aerea e l’uso di armi speciali da parte dell’aviazione”, ma qualcosa è evidentemente andato storto.

 

 

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha definito l’evento un “tragico incidente di cui rammaricarsi”. “Fatemi essere chiaro: non cederò né mi arrenderò. Non metterò fine alla guerra prima di aver raggiunto tutti i nostri obiettivi. I nostri eroi caduti non saranno morti invano – ha affermato il primo ministro israeliano -. Se ci arrendiamo, i massacri, gli stupri e le atrocità del 7 ottobre si ripeteranno, proprio come Hamas ha promesso – ha aggiunto – Se ci arrendiamo, non riporteremo indietro tutti i nostri ostaggi. Se ci arrendiamo, daremo una grande vittoria al terrorismo, all`Iran e all`intero asse del male, coloro che ci vogliono morti”. “Quelli che dicono di non poter sopportare la pressione dovrebbero alzare bandiera nera. No, dovrebbero sventolare bandiera bianca e arrendersi. Ma io non lo farò – ha concluso Netanyahu -. Continuerò a combattere finché non alzeremo la bandiera della vittoria”.

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Intanto, una commissione indipendente sta gestendo l’indagine. Hamas ha condannato il raid come l’ennesimo “massacro sionista” e ha invitato i palestinesi a insorgere. In risposta all’attacco, Hamas ha anche annunciato di non voler partecipare ai negoziati previsti per una nuova tregua e il rilascio di circa 120 ostaggi israeliani. L’Onu ha richiesto un’indagine “approfondita e trasparente” e ha sottolineato l’urgenza di “adottare misure immediate per proteggere meglio i civili”. Tor Wennesland, coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, ha esortato tutte le parti a evitare azioni che allontanano dalla fine delle ostilità. Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di “prendere ogni precauzione possibile per proteggere i civili” dopo le “immagini devastanti” provenienti da Rafah.

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Josep Borrell, rappresentante della politica estera della UE, ha dichiarato di essere “inorridito dagli attacchi israeliani che hanno ucciso decine di sfollati, tra cui bambini piccoli” e ha condannato fermamente l’accaduto. Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto l’immediato cessate il fuoco, sottolineando che “non ci sono zone sicure a Rafah per i civili palestinesi”. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso di fare tutto il possibile affinché “i responsabili di questi crimini vengano ritenuti tali”, paragonando Netanyahu a Hitler e Milosevic. L’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, ha denunciato “le terribili informazioni provenienti da Rafah su ulteriori attacchi contro le famiglie in cerca di rifugio”, descrivendo Gaza come “l’inferno sulla terra”.

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“Siamo inorriditi dagli attacchi che hanno che hanno provocato la morte di civili palestinesi a Rafah”. Lo scrive su X la ministra degli esteri canadese Melanie Joly. “Il Canada non sostiene un`operazione militare israeliana a Rafah – aggiunge – Questo livello di sofferenza umana deve finire. Chiediamo un cessate il fuoco immediato”. “Le immagini di bambini e famiglie bruciati che escono dalle tende bombardate a Rafah scioccano tutti noi. L’uccisione di bambini che hanno trovato rifugio in tende improvvisate è inconcepibile”: è quanto ha scritto su X la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, rilanciando l’appello per “un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e la fine dell`insensata uccisione di bambini”. 

Il presidente della Commissione dell`Unione Africana, Moussa Faki, ha condannato gli “orribili” attacchi aerei contro un campo sfollati a Rafah, esprimendo indignazione per il fatto che “Israele continua a violare il diritto internazionale con totale impunità e a dispetto di una sentenza della Corte internazionale di giustizia” (Cig). L’ordine della Cig, la più alta corte delle Nazioni Unite, che ha ordinato a Israele il 24 maggio di fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah, “deve essere attuato con urgenza se si vuole che l’ordine prevalga a livello mondiale”, ha aggiunto Faki su X.

La tensione a Rafah e il suo valico continuano a crescere. Un incidente recente ha visto soldati israeliani uccidere un militare egiziano, un evento che rischia di aumentare ulteriormente la tensione tra Egitto e Israele, nonostante i tentativi di smorzare la crisi. Anche su questo incidente è stata aperta un’inchiesta dall’Idf, che attribuisce la responsabilità ai soldati egiziani. In precedenza, nel giugno 2023, un poliziotto di frontiera egiziano aveva ucciso tre soldati israeliani in un episodio simile. “Le devastanti immagini a seguito del raid delle forze israeliane a Rafah la notte scorsa che ha ucciso decine di palestinesi innocenti sono strazianti”.

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E’ quanto ha dichiarato un portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza della Casa Bianca, affermando che “Israele ha il diritto di attaccare Hamas, e noi sappiamo che nel raid sono stati uccisi due importanti terroristi che sono responsabili di attacchi contro civili israeliani”. “Ma come detto chiaramente, Israele deve prendere tutte le possibili precauzioni per proteggere i civili”, continua la dichiarazione, ripresa dalla Cnn. Inoltre il portavoce spiega che gli Stati Uniti sono impegnati attivamente con le forze israeliane sul terreno per “valutare quello che è successo e ci risulta che le forze israeliane stanno conducendo un’inchiesta”. Nel frattempo, l’Algeria ha richiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per discutere gli ultimi raid israeliani a Rafah, prevista per domani alle 15:30 locali (21:30 italiane). E Hamas ha dichiarato che “non parteciperemo ai negoziati dopo il raid su Rafah”.

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