L’Ucraina ha subito altri pesanti raid russi che hanno colpito Kiev, lasciandola senza riscaldamento e luce per ore, e le regioni orientali. L’esercito ucraino ha sferrato invece un attacco missilistico a Makiivka nella regione occupata di Donetsk, come confermato anche dalla Russia. Ma i numeri riportati sono molto diversi. I missili “hanno colpito una strutture militare temporanea delle forze armate russe” ha detto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, comunicando che sono morti 63 soldati. Secondo quanto invece riferito dallo Stato Maggiore ucraino i morti sarebbero stati 400 e 300 i feriti. Nessuna di queste cifre è stata verificata in modo indipendente da un organismo o una testata super partes.
Lo Stato maggiore ucraino ha confermato di aver effettuato il bombardamento che ha causato la morte di soldati russi a Makiivka. “Il 31 dicembre, fino a 10 unità di equipaggiamento militare nemico di vario tipo sono state distrutte o danneggiate” a Makiivka, nella regione di Donetsk, si legge in un post pubblicato dallo Stato maggiore ucraino su Facebook, che rileva tuttavia che il bilancio delle vittime delle risorse umane russe è in fase di valutazione. Sul fronte diplomatico, il nuovo ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato che avrà domani un colloquio telefonico con il suo omologo russo Sergey Lavrov. Si tratterebbe della prima telefonata tra i ministri degli Esteri dei due Paesi dall’inizio della guerra in Ucraina.
“Il predecessore di Cohen, Yair Lapid, aveva adottato una linea dura contro la Russia, condannandola pubblicamente e affermando anche che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra. A partire dall’invasione Lapid non ha parlato con Lavrov e dopo aver assunto l’incarico di primo ministro non ha parlato con Putin”, ha ricordato un sito israeliano. Oggi, il ministro Cohen ha dichiarato: “Sulla questione Russia-Ucraina faremo sicuramente una cosa: in pubblico parleremo meno”. Quindi ha annunciato che elaborerà una nuova politica “responsabile” sulla guerra in Ucraina, e che il ministero degli Esteri “preparerà una presentazione dettagliata al gabinetto di sicurezza su questa questione”. Cohen ha sottolineato che gli aiuti umanitari israeliani all’Ucraina continueranno.