Pur non avendo accesso ad informazioni su azioni segrete, o sulle fonti o metodi di intelligence, Trump comunque potrà avere informazioni che sarebbero di grande valore per Putin, come quelle sulla strategia in Siria o Ucraina, o le valutazioni della Cia su Bashar Assad o le informazioni ottenute sui movimenti delle truppe russe. “L’idea che la squadra di Trump possa ottenere briefing di intelligence sulla Russia quando chiaramente hanno questi legami, è una cosa che terrorizza, specialmente dopo la vicenda delle mail della Dnc”, conclude l’ex funzionario dei servizi. L’Fbi ha avviato un’inchiesta sulla violazione del sistema mail del comitato nazionale democratico commesse da hacker che, secondo quanto riportato dai media americani, sarebbero ricollegabili all’intelligence russa. “L’Fbi sta indagando questa intrusione che ha colpito il Dnc e sta lavorando per stabilirne la natura e l’entità – si legge in una dichiarazione dei federali – una violazione di questa natura è qualcosa da prendere estremamente sul serio, e l’Fbi continuerà ad indagare e ritenere responsabili quelli che costituiscono una minaccia per il cyberspazio”. Wikileaks ha pubblicato nei giorni scorsi circa 19mila mail che mostrerebbero come i vertici del partito hanno favorito Hillary Clinton durante le primarie sabotando la campagna di Bernie Sanders.