Economia

RdC, un sistema nato male ma ancora in piedi. Pioggia di milioni sottratti agli italiani

Pioggia di milioni di euro sottratti allo Stato e finita nelle tasche sbagliate. Soldi à gogo erogati a finti poveri con Ferrari, a detenuti, a contrabbandieri, a diversi rapinatori e finanche a defunti. Hanno percepito il Reddito di Cittadinanza pure mafiosi, persone che hanno dichiarato di risiedere in Italia da oltre 10 anni quando invece dai dati delle Fiamme Gialle è emerso che sono arrivati nel nostro Paese solo da pochi mesi. Per non parlare di immigrati che hanno incassato centinaia e centinaia di migliaia di euro senza che lo Stato sappia della loro esistenza. Uno scenario drammatico a pensare ai lavoratori che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Uno scenario, purtroppo, non nuovo e ancora più grave che continua ad arricchirsi per le storture di una misura nata male e che fino a oggi s’è rilevata peggio. Alcune cifre della Guardia di Finanza sono impressionanti, pur sapendo, ovviamente, che mai possono rappresentare la totale realtà dei “furbetti”.

Dall’1 gennaio 2021 al 31 maggio 2022, i controlli effettuati dai finanzieri, in collaborazione con Inps, hanno scoperto illeciti per 288 milioni di euro, per un totale di oltre 29 mila persone denunciate. Parliamo soltanto di dati relativi a 17 mesi. Difficile immaginare, quindi, il reale fiume di denaro andato nelle tasche sbagliate dalla nascita dello stesso RdC: gennaio 2019. Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto, le pagine della cronaca vengono puntualmente arricchite da indebiti percettori del sussidio statale finiti nella rete di carabinieri e finanzieri. Soltanto con due operazioni tra le tante effettuate ad agosto, è stato registrato un danno per l’erario di circa 3 milioni di euro. A Torino, hanno messo in piedi un sistema per far percepire indebitamente il RdC a cittadini stranieri che dichiaravano di risiedere nel capoluogo piemontese, ma che invece continuano a vivere all’estero. In soldoni, truffa da oltre 1,4 milioni. Mentre a Cefalù (Palermo) sono state denunciate alla Procura 117 persone per truffa ai danni dello Stato, tra cui piccoli imprenditori, alcuni pregiudicati per associazione di tipo mafioso. In soldoni, danno erariale da circa 1,5 milioni. Il bottino dei primi due mesi di questa estate appare anche ricco.

Complessivamente in giugno e luglio le Fiamme Gialle hanno individuato 235 soggetti che abusivamente percepivano il Reddito di Cittadinanza, intascando complessivamente oltre 2,6 milioni di euro. Mediamente 11mila euro a testa finiti a detenuti di Napoli, a trafficanti di schiavi a Pistoia, passando da nomadi di campi Rom di Bologna a falsi residenti di Palermo. Sfogliando la cronaca, a maggio scorso a Cagliari sono stati smascherati altri truffatori del RdC. Gli indagati (140) hanno percepito in media 600 euro al mese, per un importo complessivo della truffa di oltre 4 milioni di euro. Ogni operazione di carabinieri e guardia di finanza, a quanto pare, parla di milioni di euro sottratti agli italiani. Un sistema che fa acqua da tutte le parti e che, purtroppo, continuare a stare in piedi. Altri 3 milioni sono stati truffati allo Stato ad aprile scorso in una sola operazione dell’Arma di Catania che ha portato alla denuncia di 389 “furbetti” tra cui 191 mafiosi e pregiudicati.

Nella sola Napoli, sempre per dare un’idea della dimensione del drammatico fenomeno, da novembre 2021 ad aprile 2022, 1.204 persone hanno indebitamente percepito l’aiuto di Stato, una truffa da oltre 6,5 milioni di euro. Indimenticabile, inoltre, l’operazione scattata a novembre scorso su ordine della Procura di Milano che ha portato all’arresto di 16 persone in varie regioni d’Italia, avendo causato un danno all’erario di oltre 21 milioni di euro. Per non parlare, infine, dei cosiddetti “cash dispenser” per percettori del RdC. In pratica, persone o negozianti che illegalmente in cambio di una provvigione, erogano contanti prelevandoli dalla stessa carta del possessore della misura, dato che lo stesso ha un tetto massimo di prelievo del cash. Ma questa è un’altra brutta storia.

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