“Come possiamo voltare le spalle ai migranti”? Lo chiede alla Comunità internazionale, da Assisi, il sovrano giordano Abdullah, il cui regno ospita un milione e mezzo di rifugiati siriani e da altri Paesi: il 15% della popolazione della Giordania. “Un grande sforzo”, quello compiuto da un Paese che conta meno di 10milioni di abitanti, che “in ultima analisi ha fatto quello che dice il cuore”, ha detto il re, riferendosi alla generosità con la quale il popolo giordano ha accolto i rifugiati siriani ma anche iracheni.
Uno sforzo testimoniato anche dall’inserimento dei rifugiati “nel sistema sanitario e scolastico” del regno: “Abbiamo istituito il doppio turno in tutte le scuole” del Paese per potere dare modo ai figli dei rifugiati a ricevere un’istruzione che permette loro di costruirsi un futuro, come ha detto Abdullah II che dai frati del Sacro Convento ha ricevuto in dono la Lampada della pace di San Francesco per la sua azione e il suo impegno tesi a promuovere i diritti umani, l’armonia tra fedi diverse e l’accoglienza dei rifugiati.[irp]