Economia

Recovery, von der Leyen: la prossima settimana ok ai Pnrr

“Già la prossima settimana la Commissione europea comincerà ad approvare i primi piani nazionali” di ripresa e resilienza (Pnrr) “affinché siano poi adottati da parte del Consiglio Ue”. L’annuncio è della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, a Strasburgo, durante il dibattito nella plenaria del Parlamento europeo sull’attuazione del piano di Recovery post pandemico “Next Generation EU”. “Questo – ha continuato von der Leyen – è un traguardo importante. Dall’accordo su ‘Next Generation EU’ al nostro vertice Ue di quattro giorni lo scorso luglio, all’approvazione dei primi piani nazionali, ci è voluto meno di un anno. Oggi voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò: il Parlamento europeo, per il suo sostegno a ‘Next Generation EU’, tutti i 27 Stati membri, per l’enorme mole di lavoro che hanno messo nei loro piani. E anche più di 300 colleghi della Commissione europea, che stanno lavorando a questi piani quasi 24 ore su 24, insieme ai loro omologhi nazionali”.

Il piano vale 750 miliardi di euro e per la von der Leyen, “è il più grande progetto di recupero messo in atto in Europa dal Piano Marshall”. “Quindi, dopo meno di un anno ci siamo: la nostra ripresa green e digitale sta per iniziare. Il denaro inizierà a fluire nelle prossime settimane. Finora – ha riferito la presidente della Commissione – abbiamo ricevuto 23 piani nazionali. Questi piani inviano un messaggio chiaro: gli europei sono pronti per un nuovo inizio. I nostri cittadini sono pronti ad abbracciare un futuro più sostenibile, più digitale e più resiliente. Questo è esattamente il futuro che vogliamo costruire con ‘Next Generation EU'”. La presidente della Commissione Ue, ha rilevato che “questi piani mostrano che gli europei hanno una visione chiara di ciò che è necessario per il loro futuro; per citare solo alcuni esempi, con i progetti transfrontalieri sull’idrogeno rinnovabile, con la medicina di precisione alimentata dall’intelligenza artificiale, e con sistemi di trasporto intelligenti e puliti per le aree suburbane”.

A questo punto, von der Leyen ha fornito per la prima volta le cifre complessive dei piani nazionali relative agli investimenti nei diversi settori per la ripresa e la transizione verde e digitale. “In primo luogo, per la protezione della natura e del clima, allo stato attuale, gli Stati membri investiranno circa 50 miliardi di euro in energia pulita, ad esempio la generazione di energie rinnovabili o per l’idrogeno verde. Altri 50 miliardi di euro sono stanziati per la ristrutturazione di edifici di ogni tipo, dall’edilizia popolare agli edifici amministrativi. E almeno 85 miliardi di euro saranno utilizzati per promuovere il trasporto sostenibile: infrastrutture ferroviarie digitali, stazioni di ricarica per auto elettriche o mobilità urbana. Questo è esattamente il tipo di investimenti che vogliamo incoraggiare, perché i trasporti e gli edifici sono oggi tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra”. Il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis, invece, ha avvertito che “la Commissione europea non approverà nessun piano nazionale che non preveda che almeno il 37% degli stanziamenti vada alla transizione verde e il 20% alla digitalizzazione; e non ho approverà nessun piano che non rispetti il principio ‘do not significant harm’ (non causare danni significativi all’ambiente, ndr), e che non copra almeno una parte significativa delle ‘Raccomandazioni specifiche per paese'” emesse nel quadro del “semestre europeo” riguardo alle riforme a agli investimenti in ogni Stato membro.

“Assicureremo – ha continuato il vicepresidente della Commissione – che i piani rafforzino il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, così come la resilienza economica, sociale e istituzionale” negli Stati membri, “e che rispettino pienamente il dialogo sociale, la discussione con la società civile e con le autorità regionali e locali, e le indicazioni del ‘pilastro sociale’ dell’Ue”. “È essenziale – ha aggiunto – che ogni piano contenga le politiche appropriate per l’istruzione e le qualifiche professionali, per le riforme del mercato del lavoro, per sistemi di protezione sociale adeguati e sostenibili, solo per fare alcuni esempi”. Dalla valutazione in corso dei piani nazionali “emerge che ci sono ancora alcuni aggiustamenti da fare, ma comunque il quadro complessivo appare promettente”, ha affermato il vicepresidente della esecutivo Commissione. Dombrovskis ha concluso confermando che “la prossima settimana la Commissione comincerà ad adottare i primi piani da sottoporre per l’approvazione al Consiglio Ue; e se tutto va bene, i primi fondi cominceranno ad affluire degli Stati membri già a luglio”.

Intanto, il commissario Ue al Bilancio, Johannes Hahn, ha annunciato che per generare i fondi del piano di Recovery ‘Next Generation EU’ da 750 miliardi di euro, la Commissione europea comincerà a emettere titoli di debito sui mercati finanziari già “in questo mese di giugno 2021, il che significa, auspicabilmente, entro un paio di giorni, utilizzando un mix di obbligazioni a lunga scadenza e di titoli (‘EU bills’) a breve scadenza”. Hahn, che ha presentato la proposta adottata oggi dalla Commissione per il bilancio comunitario annuale del 2022, ha aggiunto che dopo questa prima emissione “è previsto che altre due transazioni abbiano luogo prima della pausa estiva”, ovvero entro fine luglio. Il commissario ha aggiunto che i fondi presi in prestito sui mercati dovrebbero essere sufficienti per l’esborso, entro fine luglio, dei prefinanziamenti del 13% destinati ai paesi membri (tra cui l’Italia) che hanno presentato per primi i loro piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), a condizione naturalmente che siano stati valutati positivamente dalla Commissione e sottoposti all’approvazione del Consiglio Ue.

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