L’introduzione del reddito di cittadinanza secondo la proposta dei Cinque Stelle “costa fino a 38 miliardi, o se vogliamo essere più ottimisti 35 miliardi”. Lo ha precisato il presidente Inps Tito Boeri, ospite in una trasmissione televisiva. Una misura anti povertà che il presidente dell’Inps considera “rischiosa” perche di “possibile disincentivo a essere occupati”. D’altra parte peer Boeri sarebbe “sbagliato introdurre strumenti nuovi”, poiché utile e affidabile è a suo giudizio il Reddito di inclusione a cui auspica vengano riservate maggiori risorse. “Oggi – ha sottolineato il presidente dell’Inps in Italia ci sono circa 4.700.000 persone in condizione di povertà assoluta. Il Rei ne copre 2.500.000: il 50% della platea dei poveri ssoluti. Se aggiungiamo risorse allora potremo coprirne molti di più: bisogna partire da li e potenziarne le risorse”.
In merito all’abolizione della riforma delle pensioni Fornero,quest’ultima determinerebbe una “doppia iniquità” a carico di chi ha già pagato il costo di quella riforma e delle generazioni più giovani. Ed avrebbe un costo “difficilmente sostenibile dal sistema previdenziale”, portando a “85 miliardi il debito pensionistico” con costi immediati vivi dagli “11 ai 15 miliardi”. Boeri ha pure evidenziato che passare al cosidetto sistema di “quota 100” prospettato dal centrodestra “sarebbe ancora più costoso, con un ammontare di debito pensionistico a 105 miliardi, difficilmente sostenibile”.