Già aveva scosso la maggioranza. E così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato in un video su Instagram che è meglio sospendere il decreto sul “redditometro” (lo strumento utilizzato per valutare la congruenza di redditi e stili di vita) in attesa di ulteriori accertamenti. Meloni ha sottolineato che Fratelli d’Italia e il governo di centrodestra sono sempre stati contrari a meccanismi invasivi come il “redditometro” e che la loro posizione non è cambiata. Ha affermato che l’amministrazione ha un potere discrezionale illimitato per contestare le incongruenze tra il tenore di vita e il reddito dichiarato, il che è una situazione pericolosa.
La Meloni ha affermato che per provvedere era necessario un decreto ministeriale e di aver incontrato il viceministro Leo per discutere il contenuto del decreto e di aver concluso che è meglio sospenderlo per ulteriori indagini. Il loro obiettivo resta quello di combattere l’evasione fiscale senza gravare sulla gente comune con misure invasive. Lo strumento per eliminare il “redditometro” potrebbe essere un emendamento o un altro decreto del viceministro Maurizio Leo. Anche il vicepremier e segretario di FI, Antonio Tajani, ha ricordato che una decisione potrà essere presa in Consiglio dei ministri e che c’è già un testo in lavorazione. Infine, Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, ha espresso l’auspicio che il “redditometro” sia una cosa del passato. “Preferisco siano accertati i fatturati veri, non i presunti, anche perché la punizione della presunta ricchezza non va bene, la concorrenza al ribasso non va bene”.