Boschi archivia la pratica: “Non cambieremo l’Italicum. Ala? Sostegno a riforme importanti”

LEGGE ELETTORALE Sul futuro del Pd, sui suoi vertici, “ce ne occuperemo dopo il ballottaggio”. Malan (Fi): se vince il Sì, la politica diventa una caserma di Maurizio Balistreri

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di Maurizio Balistreri

“Non cambieremo la legge elettorale. Anche perche’ non e’ vero che l’Italicum rende il premier cosi’ potente, la forma di governo infatti non cambia”. Non lascia spazi a interpretazioni il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, mettendo a tacere l’opposizione che continua a chiedere una modifica alla riforma. Boschi spiega che con la nuova riforma e l’Italicum, “i cittadini, nel momento in cui votano, scelgono la maggioranza per cinque anni e avranno governi stabili. Se invece le riforme non dovessero passare rimarra’ tutto come oggi, con inciuci e ingovernabilita’”. Maria Elena Boschi sottolinea anche l’importanza del partito di Verdini: “Credo che Ala sia un sostegno a riforme importanti che facciamo in Parlamento, ha votato coerentemente a differenza di Forza Italia”, ricordando che “ha votato a favore delle unioni civili, ha sostenuto riforme che fanno andare avanti il Paese. Altri provvedimenti, invece, non li vota. Altro discorso sono le alleanze sul territorio”.

In merito alle amministrative, la Boschi sostiene che “è difficile dare una valenza nazionale”. “Ci sono differenti risultati a seconda delle città” dice,  ma “sicuramente il Pd si è confermato il primo partito in Italia”. E spiega che “ci sono città come Napoli dove siamo andati male e città come Rimini (col 60%) e Salerno (col 70%) dove abbiamo vinto al primo turno: è difficile dare i dati quando si tratta di amministrative”. Sul futuro del Pd, sui suoi vertici, “ce ne occuperemo dopo il secondo turno all’interno della segreteria nazionale”. “Non so – prosegue la ministra – se ci sarà un vicesegretario unico del Pd. Deciderà Renzi”. Mentre è certo un intervento sul partito campano che necessita, anche alla luce del risultato del primo turno di Napoli, di un profondo cambiamento. Cambiamento che avverrà anche a livello centrale.

Dal fronte delle opposizioni interviene Lucio Malan, senatore di Forza Italia. “Il no del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, a cambiamenti all’Italicum, anche di fronte all’autorevole richiesta di Eugenio Scalfari, conferma il solito modo di fare del Pd: o si fa come dicono loro o nulla – chiosa l’esponente azzurro-. Non ci vuole davvero molta fantasia per capire cosa diventerebbe la politica italiana dopo un malaugurato Sì al referendum – aggiunge -: una caserma dove si eseguono gli ordini di Renzi e Boschi. Certi grandi interessi sarebbero serviti con puntualità e i dissensi sarebbero relegati a una inutile opposizione alla Camera che verrebbe ignorata dai media”.