Referendum, Cesa diffida Sicilia: illegittimo “Udc per il Si'”

“Decisione arbitraria e illegittima”. Cosi’ il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa bolla la decisione del partito siciliano di modificare la denominazione del gruppo all’Assemblea regionale siciliana in “Udc-Centristi per il Si'”. Una scelta che si pone in chiara difformità con la posizione dello scudo crociato romano in ordine al referendum costituzionale. “La decisione è illegittima e arbitraria, essendo stata assunta al chiaro di scopo di ingenerare confusione circa la posizione del partito sul referendum costituzionale – dice Cesa – in difformità con le decisioni assunte dalla direzione nazionale del partito e in violazione dell’articolo 3 dello Statuto”. Insomma, un nuovo capitolo della guerra tra Palermo e Roma, che passa anche dal disconoscimento dei vertici regionali. Il cambio di nome era stato comunicato dal presidente del partito Gianpiero D’Alia. Cesa ha cosi’ invitato il capogruppo all’Ars Mimmo Turano “al ripristino della denominazione precedente o, comunque, a ricorrere ad una denominazione che non utilizzi la sigla dell’Unione di centro in modalità equivoche circa la linea del partito. In caso contrario il segretario nazionale si vedrà costretto a ricorrere alle vie giudiziarie”.