“Dopo l’ennesima grave violazione di ieri sera da parte del Tg1, appare evidente che i richiami e gli inviti a un’informazione imparziale sono considerati carta straccia. Ecco perché stamattina come deputato del M5S ho chiesto all’Agcom di irrogare le sanzioni previste dalla legge”. Lo ha annunciato il presidente M5s della commissione di Vigilanza sulla Rai Roberto Fico (foto), pubblicando su Facebook il testo di una lettera aperta di censura inviata al direttore del Tg1 Mario Orfeo (foto home). “Caro Orfeo – scrive Fico nella lettera- abbiamo capito che ti sei schierato per il “Sì” al referendum sulle riforme costituzionali, ma ti vorrei ricordare che il Tg1 appartiene ai cittadini perché è pagato dai cittadini. Ci sono molti pensionati che percepiscono 500 euro di pensione al mese, ma che per cultura e amor proprio hanno sempre pagato il canone che serve a finanziare, tra le altre cose, gli almeno 240 mila euro annui del tuo stipendio. Tutti quelli che pagano il canone si aspettano un’informazione giusta e intellettualmente onesta. Invece ogni giorno assistiamo a uno scempio nella rappresentazione del dibattito sulle riforme costituzionali, nonostante i principi di legge e i recenti richiami dell’Agcom. Il Tg1 è uno strumento in mano all’esecutivo, è quotidianamente schiacciato sul “Sì” in modo esplicito o con artifici non degni di un servizio pubblico”. “Esercitare un ruolo così importante qual è quello di direttore di una testata, con boria, supponenza e arroganza -ha messo nero su bianco il presidente della Vigilanza – significa tradire il proprio mandato. L’Italia fa fatica a cambiare anche perché ci sono persone che non hanno rispetto del servizio pubblico e dei loro finanziatori, i cittadini. La buona notizia è che le cose cambieranno”.