Teme un ‘golpe’ anche il pentastellato Di Maio che lunedi’ incontrera’ la stampa estera e annuncera’ un ‘tour’ nelle comunita’ italiane a Londra, Parigi e Francoforte, “il suo compito – riferiscono fonti M5s – e’ quello di parlare a coloro che si sono schierati con il timore di un tracollo nel caso di un fallimento delle riforme”. Ma il comitato nazionale del si’ tira dritto: gia’ sono 25 quelli ufficiali nati in tutta Europa (4 nel solo Regno Unito). Presto ci sara’ una rete unica per condurre una campagna uniforme. Verra’ organizzato un evento in grande stile in Italia, alla presenza di Renzi e del ministro Boschi che dopo il ‘tour’ nei Paesi dell’America latina dovrebbe toccare le principali nazioni del nostro Continente (la prima tappa in Svizzera). Chi vorra’ votare all’estero dovra’ registrarsi entro il 2 novembre ed esprimersi entro il 27. Gli italiani riceveranno i plichi con la scheda elettorale entro il 20, per quella data e’ prevista una serie di manifestazioni alle quali si recheranno anche dei ‘big’ del Pd. L’ordine e’ di mobilitare il maggior numero di nostri connazionali. Tante le iniziative: si va dai ‘caffe’ costituzionali’ al ‘pub quiz’ per attirare i giovani. Anche in Italia si punta sui ragazzi: sono nati 60 comitati ‘generazione si’ ed e’ partita anche una web serie per spiegare in modo facile i contenuti della riforma. “L’obiettivo e’ puntare – viene spiegato – sulla gente normale, per vincere non servono testimonial”.
Il 22 per esempio ci sara’ il week end del ‘porta a porta’ a Milano. Verranno organizzate cene, incontri per discutere nel merito. Si muovono pure i centristi: Ala, Scelta civica e Ncd uniranno le forze per portare voti alla causa. Anche il fronte del No schiera le sue ‘truppe’. Sinistra italiana ha in programma incontri con Anpi, Cgil e la minoranza dem. In prima linea poi Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Con la tre giorni di La Russa (fino a domani a Milano), l’evento organizzato da Gasparri a inizio novembre a Roma, gli incontri con i giuristi promossi da Schifani, le continue riunioni dei governatori Toti, Maroni e Zaia mentre Salvini ha dato appuntamento al suo popolo per il 12 a Firenze. La vera incognita al momento e’ Berlusconi: dira’ “un no sofferto”, ha spiegato la Gelmini che ha organizzato a Milano per il 22 la maratona del No. Ma il Cavaliere a quell’evento non ci sara’. L’intenzione e’ quella di scendere in campo nelle ultime due settimane, con gli alleati che cominciano pero’ ad avere piu’ di qualche dubbio sulla sua partecipazione attiva alla campagna elettorale.