Il referendum per una revisione in senso presidenziale della costituzione turca ha mobilitato in grande numero i turchi residenti all’estero, che hanno avuto due settimane di tempo per recarsi alle urne nei vari consolati. In totale, dei circa 3 milioni di turchi emigrati aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 1,32 milioni, che corrisponde al 47% del totale. Alle elezioni legislative del novembre 2015 aveva partecipato il 44,8%. In Germania, in Austria e i Svizzera, i tre paesi in Europa con la maggiore presenza di turchi, la partecipazione è stata rispettivamente del 50,6% (+10%), 48,73% (+8%), 57,11% (+12,5%). Mentre in Germania e in Austria la maggioranza dei turchi aveva votato in precedenza a favore dell’Akp, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, in Svizzera la gran parte degli elettori è a favore del partito filo-curdo Hdp. Sul controverso progetto di riforma costituzionale, che rafforzerà concretamente i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan, si voterà in Turchia domenica 16 aprile, quando alle urne saranno chiamati 55 milioni di elettori. In totale i turchi all’estero rappresentano il 5% degli aventi diritto e la loro voce può pesare molto, data la situazione molto incerta rispetto all’esito della consultazione.
BACINO ELETTORALE UE Quello dei turchi residenti all’estero è un prezioso bacino elettorale per il presidente Recep Tayyip Erdogan, tanto più che potrebbe risultare cruciale per l’approvazione della riforma costituzionale da lui voluta al referendum del 16 aprile. La stragrande maggioranza dei voti dei residenti all’estero infatti va tradizionalmente a favore del partito governativo Akp e siccome gli ‘expat’ spesso non si recano alle urne, mobilitarli è essenziale nei piani del governo. Alle ultime legislative turche, novembre 2015, erano poco meno di 3 milioni i turchi registrati all’estero e di questi ha votato circa il 44%, con il 56% andato a favore del partito al potere. Il più importante campo di battaglia in questo senso è la Germania, ma numerose comunità turche risiedono anche in Francia e in Olanda, mentre in Italia gli elettori turchi sono poco più di 14mila. Ecco tutti i numeri dei ‘turchi in Europa’.
Germania Elettori registrati: 1,43 milioni affluenza a legislative 2015: 575.564 (40.24 per cento) Sostegno per il partito Akp: 59% La Germania ospita la più grande comunità di elettori turchi in Ue, ma se l’Akp prevale, la diaspora vota anche a favore del principale partito di opposizione, il Partito Popolare Repubblicano (CHP) e il partito pro-curdo HDP.
Francia Elettori registrati: 326.378 Affluenza a legislative 2015: 142.950 (43,80 per cento) Sostegno per il partito Akp: 82.342 (57,6 per cento) Alle ultime legislative, dopo l’Akp si è piazzato l’HDP con 36.504 voti
Olanda Elettori registrati: 252.864 Affluenza a legislative 2015: 114.555 (45,3 per cento) Sostegno per il partito Akp: 78.793 (68,88 per cento) La diaspora in Olanda nel 2015 ha dato in percentuale la più forte approvazione al partito di Erdogan.
Belgio Elettori registrati: 137.675 Affluenza a legislative 2015: 56.113 (40,76 per cento) Sostegno per il partito Akp: 38.462 (68,54 per cento)
Austria Elettori registrati: 108.565 Affluenza a legislative 2015: 43.824 (40,37 per cento) Sostegno per il partito Akp: 29.972 (68,4 per cento)
Svizzera Elettori registrati: 95.266 Affluenza a legislative 2015: 41.733 (43,81 per cento) Sostegno per il partito Akp: 12.030 (28,8 per cento). La comunità turca in Svizzera è tra le meno pro-Erdogan tra le varie in Europa, qui infatti c’è una forte presenza di curdi e di conseguenza prevale l’HDP.
Gran Bretagna Elettori registrati: 92.943 Affluenza a legislative 2015: 33.558 (36,11 per cento) Sostegno per il partito Akp: 6.717 (20 per cento) Anche qui prevale l’HDP
Svezia Elettori registrati: 37.858 Affluenza a legislative 2015: 12.588 (33,25 per cento) Sostegno per il partito Akp: 5.058 (40,2 per cento)
Danimarca Elettori registrati: 34.139 Affluenza a legislative 2015: 13.629 (39,92 per cento) Sostegno per il partito Akp: 6.766 (49 per cento)
Italia Elettori registrati: 14.200 Affluenza a legislative 2015: 5.533 (38,96 per cento) Sostegno per il partito Akp: 2.012 (36,4 per cento)
SICUREZZA AI SEGGI In tutto 251.788 poliziotti e 128.445 agenti della gendarmeria turca garantiranno la sicurezza dei seggi il prossimo 16 aprile in occasione del referendum sulla riforma costituzionale. Secondo il ministro degli Interni, Suleyman Soylu, sono state prese “tutte le precauzioni per prevenire sabotaggi o qualsiasi malfunzionamento tecnico durante lo spoglio”. Oltre alle forze di sicurezza saranno presenti anche 60mila volontari in tutta la Turchia. “Quel giorno avrete un compito duro – ha dichiarato il primo ministro Binali Yildirim parlando agli agenti a Smirne – Il vostro lavoro di quel giorno sarà molto importante, garantire la sicurezza dei seggi in ogni angolo del nostro Paese e assicurare che la nazione possa esprimere liberamente la propria volontà alle urne con il voto”. Secondo il premier la situazione politica e sociale può causare brogli e manipolazioni, ha spiegato ricordando quanto accaduto nelle legislative “del 7 giugno (2015) quando non abbiamo potuto garantire la sicurezza ai seggi e le organizzazioni terroristiche hanno cambiamo la scelta della nazione con la minaccia, il ricatto e l’oppressione”. Un riferimento al risultato del partito filocurco HDP che ottenne il 13% dei voti, impedendo all’Akp di ottenere la maggioranza dei seggi in Parlamento.