Chiesto il processo per il delitto di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario friulano trovato senza vita sulla strada tra Alessandria ed il Cairo, in Egitto, il 3 febbraio 2016. Sotto accusa ci sono 4 agenti dei servizi di sicurezza. I reati contestati sono, a seconda delle singole posizioni, sequestro di persona pluriaggravato, concorso in omicidio aggravato e lesioni personali aggravate. Nei confronti di un altro 007 del Cairo è stata chiesta l`archiviazione. Dopo la chiusura indagini del 10 dicembre scorso quello di oggi è il passo avanti previsto dal codice e nella speranza che dall’Egitto qualcosa si muova.
La Procura di Roma in relazione al procedimento per il sequestro la tortura e l`omicidio di Giulio Regeni – si spiega in una nota – “non essendo intervenuto alcun fatto nuovo dopo la notifica dell`avviso 415 bis codice di procedura penale, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio negli uffici del giudice dell`udienza preliminare nei confronti dei quattro cittadini egiziani appartenenti agli apparati di sicurezza già destinatari dell`avviso di conclusioni delle indagini”. Sotto accusa rispetto all`omicidio ed al sequestro di Giulio Regeni sono sotto accusa il generale Sabir Tariq, e degli ufficiali Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Helmi Uhsam, Ibrahim Abdelal Sharif Magdi. Nei confronti di quest`ultimo gli inquirenti hanno ipotizzato anche i delitti di concorso in lesioni personali aggravate, essendo stato introdotto il reato di tortura solo nel luglio 2017, nonché il delitto di concorso in omicidio aggravato”.
I quattro ufficiali dei servizi di sicurezza egiziani hanno saputo di essere oggetto di una richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma? È questo l’interrogativo a cui in qualche modo dovrà cominciare a rispondere lo stesso giudice dell’udienza preliminare che dovrà vagliare l’incartamento sul sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni. La rilevanza mediatica che si è registrata sul caso, anche in Egitto, potrebbe sciogliere il nodo imposto dall’ordinamento giudiziario. Il problema è connesso – si spiega a piazzale Clodio – alla certezza dell`avvenuta notifica ai quattro 007 del Cairo. I nomi degli indagati sono ormai noti, sotto accusa ci sono il generale Sabir Tariq, e gli ufficiali Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Helmi Uhsam, Ibrahim Abdelal Sharif Magdi.
Intanto l’udienza per il primo vaglio dibattimentale potrebbe essere fissata entro l’estate o la primavera inoltrata. Possibile che dall’Egitto arrivi una risposta a quella rogatoria che sinora è restata chiusa in un cassetto. Quell’atto, firmato dal procuratore capo Michele Prestipino e dal pm Sergio Colaiocco nell`aprile del 2019, ed il cui oggetto è stato più volte sollecitato nel corso degli incontri con le autorità giudiziarie del Cairo, è una delle chiavi per definire la vicenda.