L’asse tra M5s e Lega regge alla prova delle elezioni dei presidenti delle 28 commissioni permanenti di Camera e Senato. Nessuna sorpresa ne’ incidenti di percorso per la maggioranza di governo, che si aggiudica tutte le presidenze delle commissioni parlamentari, con i pentastellati che la fanno da padroni, conquistando la guida di 17 ‘parlamentini’, alla Lega le rimanenti 11 presidenze. Una ‘spartizione’ tra gli alleati di governo che e’ quasi speculare, fatta eccezione per alcuni casi: dove il Movimento 5 stelle si aggiudica la presidenza di una commissione alla Camera, e’ la Lega a guidare la analoga commissione del Senato. Nel dettaglio, il Movimento 5 stelle presiede 9 commissioni alla Camera, 8 al Senato; la Lega 5 alla Camera e 6 al Senato.
Quanto alle singole commissioni, spicca l’elezione a presidente della commissione Bilancio dell’economista euroscettico della Lega, Claudio Borghi, mentre il responsabile comunicazione della Lega, e direttore di Radio Padania, Alessandro Morelli conquista la guida della commissione Trasporti di Montecitorio, che ha competenza anche sul delicato tema delle telecomunicazioni. Alla Camera i 5 stelle si aggiudicano le ‘caselle’ piu’ rilevanti, come la presidenza della commissione Affari costituzionali (eletto Giuseppe Brescia); della commissione Esteri con Marta Grande (dove siede l’ex premier Paolo Gentiloni ma anche l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti); della Giustizia con Giulia Sarti e Difesa con Gianluca Rizzo ma anche Finanze con Carla Ruocco. La Lega, invece, dopo essersi accaparrata la commissione Bilancio, si aggiudica anche la guida della commissione Lavoro e Attivita’ produttive. Al Senato e’ la Lega a guidare la commissione Affari costituzionali con Stefano Borghesi, ma anche la Giustizia con Andrea Ostellari e la Difesa con Donatella Tesei.
Sempre al partito di via Bellerio vanno le presidenze delle commissioni Finanze (l’economista Alberto Bagnai) e Agricoltura (Gianpaolo Vallardi). Ma il ‘grosso’ lo conquista il Movimento 5 stelle, che anche al Senato guida la commissione Esteri (Vito Petrocelli) e presiede la Bilancio (Daniele Pesco), cosi’ i Lavori pubblici e l’Industria (Mauro Coltorti e Gianni Girotto). E ancora, tra le altre i pentastellati sono al vertice delle commissioni Politiche Ue, Ambiente e Sanita’. Nessuno sgambetto nemmeno per le vicepresidenze: l’accordo prevedeva infatti che uno dei due vicepresidenti di ogni commissione sarebbe andato ai 5 stelle se la presidenza era stata assegnata alla Lega e viceversa. E cosi’ e’ stato.[irp]