Regionali, 17 gli impresentabili. C’è De Luca (Pd)

TUTTI I NOMI Bindi: “Abbiamo passato al vaglio 4000 candidati oggi il tema sulla qualità dei candidati ha superato quello sui programmi”

boschi deluca

bindiSono in tutto 13 i candidati cosiddetti impresentabili delle regionali secondo il codice di regolamentazione della commissione Antimafia, in Campania tra di loro anche Vincenzo De Luca. Sommati ai 4 impresentabili della Puglia resi noti martedì scorso sono in tutto 17. E’ quanto si legge nel documento diffuso nel corso della conferenza stampa della presidente Rosy Bindi al termine della riunione. Comunque, per il premier Matteo Renzi, “De Luca è un amministratore straordinario”. Nella sua E-news il presidente del Consiglio, scrive: “Da giorni c’è un tormentone intorno alla candidatura che il Pd ha espresso di Enzo De Luca, già sindaco di Salerno. Lo hanno scelto gli elettori campani con le primarie. De Luca ha uno stile che non è il mio. Ma l’ho conosciuto come sindaco. Ho visto che cosa ha fatto per la sua città. Come ha cambiato il volto della sua amministrazione”. “Le questioni della legge Severino – ha proseguito – che lo riguardano sono esattamente le stesse che hanno riguardato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Allora, fatemela dire chiara. Il governo lavorerà con chiunque vincerà le elezioni, come è ovvio, perché noi siamo rispettosi del dettato istituzionale. Ma il Pd crede che De Luca sarebbe un ottimo presidente”.

I NOMI Sono 17 i nomi degli “impresentabili” resi noti dalla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. Tra loro ci sono 4 candidati alla Regione Puglia e 13 alla Regione Campania. I candidati sono: Ambrosio, Passariello, Ladisa, Nappi, De Luca, Errico, Leonardo, Plaitano, Scalzone, Viscardi, Elefante, Palmisano, Iacolare, Copertino, Oggiano, Grimaldi e Gambino. “Abbiamo ricevuto accuse sul fatto che la nostra è un’ ingerenza nella campagna elettorale, e sul fatto che rendiamo nota la lista l’ultimo giorno. È proprio per il fatto che li comunichiamo l’ultimo giorno che non entriamo nella competizione elettorale”, ha affermato la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. “È stato un lavoro molto impegnativo, la precedente commissione ha fatto questo lavoro in un anno, noi in meno di un mese, e poi le liste sono state pubblicate dopo la campagna elettorale, noi lo facciamo prima. – ha aggiunto la Bindi -. Abbiamo passato al vaglio 4000 candidati oggi il tema sulla qualità dei candidati ha superato quello sui programmi. La campagna elettorale è incentrate più sulla qualità delle candidature che sui programmi, in questi giorni non si è sentito molto parlare di sanità trasporti e infrastrutture”.