Crolla il mito dell’Emilia-Romagna “campionessa di incassi” in fatto di affluenza alle urne nelle elezioni. A questa tornata di Regionali, in cui si votava qui e in Calabria, la regione del Sud ha surclassato Bologna e dintorni. In Emilia-Romagna, infatti, è andato alle urne il 37,73%, mentre il dato definitivo della Calabria attesta la percentuale al 44,07%. Nel dato finale, Ravenna è prima per partecipazione (41,30%), mentre Rimini si conferma fanalino di coda (33,45%). Ecco le altre percentuali: Bologna 40,17%; Ferrara 37,38%; Forlì-Cesena 36,93%; Modena 38,92%; Parma 34,03%; Piacenza 36,29%; Ravenna 41,20%; Reggio Emilia 35,95%. In Calabria invece alla chiusura dei seggi alle 23 ha votato il 44,10% degli elettori con una percentuale del 45% negli 80 comuni in provincia di Catanzaro; una percentuale del 44,53% nei 155 comuni in provincia di Cosenza; una percentuale del 40,84 % nei 27 comuni in provincia di Crotone; una percentuale del 44,62% nei 97 comuni in provincia di Reggio Calabria e 41,97 % nei 50 comuni in provincia di Vibo Valentia.
I CANDIDATI IN EMILIA. Vince il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini con il 49,05% dei voti, segue il leghista Alan Fabbri col 29,85%, quindi la grillina Giulia Gibertoni (12,5%). Tra i partiti supera ancora una volta il 40% il Pd (44,52%) mentre la Lega diventa la seconda forza regionale con il 19,42% dei voti.
I CANDIDATI IN CALABRIA Anche in Calabria vince il centrosinistra favorito dalla spaccatura degli avversari. All’appello mancano ancora delle sezioni ma l’esponente del Pd Mario Oliverio è il nuovo governatore con oltre il 60% dei voti (61,63%) staccatissima la candidata di Forza Italia Wanda Ferro che non va oltre il 23,59% mentre Nico D’Ascola (Udc-Nuovo Centrodestra) si ferma al 8,6%.