“Abbiamo riscontrato con piacere il parere positivo che la Corte dei Conti ha dato ai provvedimenti legati all’abbattimento del costo della politica che l’Assemblea Regionale Siciliana si e’ data e che hanno consentito alla stessa corte di avviare i controlli previsti da norme statali per le altre regioni; abbiamo apprezzato l’esortazione a tutti i presenti di avviare per la Sicilia nuove forme di controllo esterno applicando cosi’ definitivamente l’articolo 23 dello statuto siciliano ed i segnali alle autorita’ statali presenti di indirizzare lo Stato ad attenersi maggiormente al leale principio di collaborazione nei confronti della Sicilia. Purtroppo le note positive finiscono qui”.
Lo afferma il deputato regionale Vincenzo Vinciullo evidenziando come “abbiamo registrato il dispositivo della sentenza del giudizio di parificazione del bilancio 2013 nel quale si afferma che la regione non ha i conti in ordine e che in particolare per le entrate ha riconosciuto illegittime somme per 590 milioni di euro e per il Conto generale del patrimonio ha riconosciuto illegittime somme per 1.261 milioni di euro. Ci auguriamo – conclude Vinciullo – che il Governo, alla luce della sentenza odierna, sappia e possa rimediare a questo macroscopici errori, portando in Commissione Bilancio a partire da domani provvedimenti finanziari consequenziali”.