Il dipartimento Infrastrutture della Regione siciliana ritiene insufficiente la propria dotazione organica di 2.000 dipendenti e per questa motivazione ha negato il nulla osta a Salvatore La Rosa, unico funzionario regionale che ha risposto a un “atto d’interpello” della stessa amministrazione per coordinare la campagna di comunicazione per un “piano giovani” dell’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale. La Rosa ha chiesto il trasferimento il 23 aprile scorso e ha sostenuto un colloquio con il dirigente generale del dipartimento Formazione, Anna Rosa Corsello, che aveva valutato positivamente il curriculum, ma adesso il dipartimento Infrastrutture ha negato il consenso necessario per l’assunzione del nuovo incarico, che sara’ ora affidato a personale esterno, da reclutare con un contratto apposito. A rendere nota la vicenda sono i segretari generali dei sindacati autonomi dei regionali Fulvio Pantano (Sadirs), Marcello Minio e Dario Matranga (Cobas/Codir).
Per effetto del rifiuto al trasferimento del funzionario, sottolineano i sindacalisti, nessun dipendente regionale potra’ partecipare al “piano giovani”, considerato anche che “nessun altro dipendente aveva potuto presentare istanza in quanto l’atto d’interpello non era stato regolarmente pubblicizzato sul preposto sito della Funzione pubblica dove vengono pubblicati tutti gli atti di interpello dell’amministrazione regionale”. A causa di questa mancanza di candidature l’amministrazione regionale e’ stata “costretta” a pubblicare un avviso pubblico per reclutare personale esterno a cui affidare lo svolgimento delle funzioni di comunicazione. “La notizia del diniego del nulla osta al dottor La Rosa -commentano Pantano, Minio a Matranga- ha dell’incredibile. Abbiamo la sensazione – continuano i sindacalisti – che qualcuno dentro la Regione si diverta a volere ridicolizzare la pubblica amministrazione regionale che, proprio in questi giorni (in data 9 maggio), emanando la direttiva politica generale agli assessori per l’anno 2014 ha anche ribadito nell’ambito della piena attuazione delle politiche per l’occupazione giovanile, l’obiettivo strategico della realizzazione del ‘piano giovani’.
A questo punto -chiedono i sindacati- intervenga il presidente della Regione stesso per censurare l’operato di quei pezzi dell’amministrazione regionale che continuano a operare in modo dannoso per i cittadini siciliani e per dimostrare che, come sospettammo, non si sia trattato di una manovra meramente pre-elettorale”.