Regione Umbria destina soldi ai migranti, scoppia polemica
Mille euro per gli esclusi da legge Salvini. Centrodestra insorge
La Regione Umbria destina circa mille euro ai Comuni per ogni immigrato tagliato fuori dal sistema di accoglienza a causa della legge Salvini (con una modifica al Testo unico di sanita’ e servizi sociali) e il centro destra insorge. Si parte subito con 70 mila euro nel 2019. La delibera 110 del 4 febbraio e’ stata preadottata dalla Giunta regionale. Con un nuovo articolo, il 264 bis, la Regione vuole tutelare i migranti che risiedono o dimorano in Umbria, che non godono dell’accoglienza e che si sono trovati in condizione di bisogno anche a causa dell’entrata in vigore delle nuove regole. Per il consigliere regionale Marco Squarta (Fdi – portavoce del centrodestra) “questi fondi, destinati ai progetti dei Comuni e rivolti ai soggetti in condizione di bisogno, sarebbero stati meglio investiti nel campo del welfare e delle misure a sostegno delle famiglie umbre, le cui condizioni di vita continuano a peggiorare”.[irp]
Squarta valuta “inopportuna e opinabile la decisione della Giunta Marini ed annuncia che “il centrodestra ostacolera’ in ogni modo l’approvazione di queste misure”. “Impensabile sottrarre 70mila euro di risorse pubbliche destinate agli umbri e finanziare progetti di assistenza per gli immigrati”, afferma il commissario Lega Terni, Barbara Saltamartini. “La Regione Umbria prosegue nella sua personale battaglia politica contro il Decreto Sicurezza di Matteo Salvini – prosegue la Saltamartini in una nota – ma ad esserne penalizzati sono ancora una volta i cittadini”. Ed anche per il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale umbro, Emanuele Fiorini, si tratta di “una decisione insensata, uno schiaffo ai cittadini umbri”: il consigliere invita quindi la presidente Marini a “tornare sui propri passi e ad utilizzare i 70 mila euro per alcune delle vere priorita’ dell’Umbria”.