Renault-Nissan, in Giappone arrestato il numero uno Ghosn

Renault-Nissan, in Giappone arrestato il numero uno Ghosn
Emmanuel Macron
19 novembre 2018

Fulmine a ciel sereno su Renault Nissan. La storica alleanza franconipponica sull’auto è stata scossa dalla notizia di indagini e poi addirittura dell’arresto del numero uno, Carlos Ghosn, considerato artefice del salvataggio del marchio giapponese e della strategia che ha portato l’alleanza a competere per la prima piazza mondiale del settore. La vicenda ha subito innescato una reazione del presidente francese Emmanuel Macron, che promettendo “vigilanza” ha rassicurato i dipendenti. Secondo l’emittente Nhk e altri media nipponici il top manager franco-libano-brasiliano sarebbe stato tratto agli arresti dopo un interrogatorio ieri sera su sospette malversazioni e evasione fiscale.

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Parallelamente, con un comunicato Nissan ha riferito che in base ad una indagine interna (che andava avanti da mesi) è emerso che “nel corso di diversi anni” il manager e un altro dirigente – il representative director Greg Kelly – avrebbero “dichiarato redditi inferiori al reale ammontare”. E che su Ghosn “sono inoltre state ravvisate diverse altre malversazioni, come l’uso a fini privati di beni aziendali”. Su questa base, Nissan ha aggiunto che il Cda è orientato a licenziare il manager. “Convocherò una riunione del Cda giovedì con la proposta di rimuoverlo”, ha affermato l’amministratore delegato Hiroto Saikawa durante una conferenza stampa. Il manager ha riferito di essere a conoscenza del fatto che sia Ghosn che Kelly sono stati arrestati.

Ghosn è anche amministratore delegato di Renault, le cui azioni in Borsa subiscono un meno 9,18 per cento nel pomeriggio, a 58,58 euro, dopo esser arrivate a segnare ribassi oltre il 13 per cento. Il grave provvedimento si abbatte su un manager che gode di grade prestigio a livello internazionale. “E’ troppo presto per esprimersi sui fatti. Ma lo Stato francese, in quanto azionista (di Renault) sarà estremamente vigilanze sulla stabilità dell’alleanza del gruppo”, ha affermato Macron durante una conferenza stampa a Bruxelles. Parigi, ha aggiunto, garantirà “tutto il suo sostegno all’insieme dei dipendenti”.

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Con 10,6 milioni di auto e veicoli leggeri venduti nel 2017, l’alleanza tra i due marchi, a cui si è aggiunta più di recente Mitsubishi, ha di fatto occupato il primato mondiale virtuale davanti al gruppo Volkswagen (10,54 milioni di veicoli, al netto dei camion), Toyota (10,47 milioni) e General Motors (9,6 milioni). Nei primi sei mesi ha segnato un record di vendite con 5,54 milioni di veicoli. E si caratterizza proprio per essere una alleanza, dove vengono condivise diverse componenti ma le cui società restano distinte e collegate con incroci azionari. Renault detiene un 43% di Nissan, che a sua volta possiede il 15% di Renault e il 34% di Mitsubishi Motors. L’obiettivo dell’alleanza è di raggiungere quota 14 milioni di veicoli venduti nel 2022.

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