“Ho perso e a saltare è la mia poltrona. L’esperienza del governo è finita e nel pomeriggio salgo al Colle per dimettermi”. Matteo Renzi si dimette. Il responso delle urne ha bocciato senza appello la riforma costituzionale del governo. Le cifre sono implacabili: Quando sono state scrutinate 27.757 sezioni su 61.551, il No è in vantaggio con il 59,42% mentre il Sì è fermo al 40,48%. “Io ho perso, nella politica italiana non perde mai nessuno. Dopo ogni elezione resta tutto com’è, sono diverso, ho perso e lo dico a voce alta anche se con nodo in gola perché non siamo robot”, ha sottolineato il premier nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Le dimissioni annunciate dal premier Matteo Renzi sono diventate immediatamente breaking news nel mondo. “Renzi si dimette dopo la dura sconfitta”, scrive la Bbc. “Il premier lascia”, titola anche il Guardian, mentre il Washington Post dà la notizia delle dimissioni dopo la “sonora sconfitta al referendum”. Riportano in apertura le dimissioni di Renzi anche El Pais, The Telegraph e la Cnbc. Commosso, con gli occhi rossi, Matteo Renzi ha annunciato, dunque, con un discorso di 11 minuti il suo addio a Palazzo Chigi, assumendo su di se la sconfitta e riconoscendo la vittoria del fronte del No. Mano in tasca, tolta e poi rimessa, il premier ha cercato di sdrammatizzare con qualche battuta ma ha anche rivendicato i risultati del suo governo. Alla fine ha ringraziato la moglie Agnese, al suo fianco, e i figli prima di lasciare la Sala dei Galeoni senza rispondere alle domande.
Il governo Renzi e’ in carica da 1.017 giorni. Le ultime elezioni politiche si sono svolte a fine febbraio del 2013. Il governo Renzi e’ il secondo esecutivo della XVII legislatura, che ha avuto inizio il 15 marzo del 2013. Renzi succede a Enrico Letta. L’incarico ufficiale di formare un governo e’ stato conferito a Matteo Renzi dall’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 17 febbraio del 2014. La riserva – ovvero la decisione di formare un governo- e’ stata sciolta positivamente il 21 febbraio, mentre il giorno successivo, 22 febbraio, si e’ svolto al Quirinale il giuramento dei ministri. L’esecutivo ha ottenuto la fiducia del Senato nella notte tra il 24 e 25 febbraio del 2014, mentre alla Camera la fiducia e’ stata espressa il 25. Allo scoccare del millesimo giorno di governo, lo scorso 18 novembre, il presidente del Consiglio ha illustrato a palazzo Chigi i risultati raggiunti e ha fatto una sintesi del lavoro portato avanti dall’esecutivo. Il suo governo, ha rivendicato lo stesso premier, e’ il quarto esecutivo piu’ longevo della storia della Repubblica italiana, dopo due diversi governi Berlusconi, che hanno superato i mille giorni.