Archiviato referendum, per Renzi strada in discesa. E punta su economia

LO SCENARIO Oggi il premier e’ atteso al Senato in occasione delle mozioni di sfiducia avanzate dalle opposizioni sul caso Guidi

cuperlorenzi

L’obiettivo del presidente del Consiglio e’ quello di mettere la parola ‘fine’ alla lunga striscia di polemiche che ha accompagnato il percorso di avvicinamento al referendum sulle trivelle. Renzi dice “e’ finita, stop e basta”, ma poi ‘bacchetta’ quei governatori di regione che, anziche’ mantenere il mare pulito con i depuratori, preferiscono occuparsi di quesiti referendari: “E’ l’ora di finirla, adesso impegnamoci perche’ il nostro mare sia pulito”. Non solo: il presidente del Consiglio attacca pure chi, in stile “vecchia politica”, pur avendo perso continua a dire di aver vinto. “La consultazione e’ finita 70-30. Non perde mai nessuno nelle elezioni referendarie in Italia”. E qui il messaggio sembra diretto anche a quella parte del Pd che fino all’ultimo ha rivendicato la bonta’ del referendum, la sua utilita’, e chiesto “rispetto” per i 15 milioni di votanti alle urne. E’ il caso di Cuperlo che ha confermato il giudizio sulla “statura” del segretario: “Non e’ all’altezza”.

Dal Nazareno, la lettura che viene fatta e che coloro i quali hanno sposato la causa del si’ al referendum sulle trivelle puntano, oltre che sui ricorsi, su quel 30 per cento e oltre che e’ lo zoccolo duro anti-renziano, disposto ad affondare il premier alle amministrative e al referendum sulle riforme. Renzi, pero’, ribadisce che sia alle elezioni di giugno che alle consultazioni sul ddl Boschi non si vota sul governo o sulla persona del premier. “Certo, pero’, se perdo lo dico e vado a casa”. Ed in ogni caso, ripetono i suoi, “l’Armata Brancaleone messa su con l’unico obiettivo di colpire il governo ha realizzato il massimo sforzo, oltre non puo’ andare, ad ottobre la prova sara’ ancora piu’ facile”. Archiviate o quasi le tensioni relative al referendum sulle trivelle, c’e’ da attendersi nuovi strascichi polemici oggi quando Renzi e’ atteso al Senato in occasione delle mozioni di sfiducia avanzate dalle opposizioni sul caso Guidi.

“Ne presentano una ogni 15 giorni, ci siamo affezionati”, dice ironico. I numeri non sono a rischio. La minoranza Pd non salira’ sulle barricate, i voti dei verdiniani saranno aggiuntivi, viene spiegato da fonti parlamentari. Renzi nel frattempo punta a concentrarsi sui provvedimenti economici. Oggi arriveranno i rimborsi ai risparmiatori: il decreto approda in Cdm, gli obbligazionisti potranno contare su circa 300 milioni. In prospettiva elezioni, in coincidenza con il secondo turno alle amministrative, ci sara’ “la festa” della cancellazione dell’Imu, a maggio partira’ anche il bonus dei 500 euro per i diciottenni e si tentera’ anche di giocare di anticipo, rispetto alla tabella di marcia, sui tagli all’Irpef. In serata, infine, volera’ in Messico per incontrare il presidente Pena Nieto. Antipasto della due giorni a New York, dove si cercheranno, tra le altre cose, voti pesanti perche’ l’Italia possa sedere nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu come membro non permanente.