di Daniele Di Mario
Nessuna interferenza col lavoro della magistratura. Quanto a Vincenzo De Luca, ha il diritto e il dovere di governare. Se ne è capace. Dopo tre giorni di silenzio, Matteo Renzi declina la linea del governo e quella del Partito democratico sull’ennesimo caso giudiziario che ha investito il governatore della Campania, già colpito in passato dalla legge Severino in seguito a una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. “La posizione mia e del partito rispetto alle vicende della Campania è semplice – spiega Renzi in qualità di segretario del Pd – La magistratura faccia il suo corso, noi abbiamo molta fiducia in essa, allo stesso tempo il governatore ha il diritto e il dovere di governare quella terra. Il presidente della Regione ha la titolarità, il diritto e direi anche il dovere di governare quella Regione, ha un mandato pieno dai cittadini”. “Pur rispettando le polemiche e le valutazioni – aggiunge Renzi – non mi muovo di una sola virgola dalla valutazione che la magistratura faccia il suo corso, il governatore governi la Campania se ne è capace”. Difficile stabilire se sia una difesa d’ufficio o qualcosa di più. In fin dei conti, Renzi aveva esortato in diverse occasioni l’ex sindaco di Roma di andare avanti nella sua azione amministrative se in grado di governare. Sappiamo com’è finita. Il premier a De Luca ripete la stessa frase, salvo poi aggiungere: “Se c’è una persona in grado a fare della Terra dei Fuochi una grande sfida quello è De Luca”. Ma poi spiega: “In altre circostanze, ho detto “governi se è capace”. Lo confermo qui, ora”. Il riferimento di Renzi è proprio a Marino, impossibile non cogliere la sfumatura.
Se da segretario del Pd Renzi è tiepido con De Luca, da presidente del Consiglio fornisce un bell’assist al governatore, sbloccando i fondi per la bonifica della Terra dei Fuochi e di Bagnoli. “Peccato non vi interessi il decreto legge Happy Days”, si schermisce Renzi con i giornalisti più attenti al caso De Luca che al resto. Il nome del decreto è tutto un programma, perché rappresenta la risposta a Sinistra Italia che sabato scorso annunciando la nascita dei gruppi parlamentari al teatro Quirino di Roma si era definita “l’alternativa alla politica da Happy Days”. “Peccato, perché c’erano ben 12 buone notizie”, sottolinea Renzi, tra cui 50 milioni per bonificare Bagnoli e altri 150 per la Terra dei Fuochi. Una dozzina di provvedimenti, con cifre e slide esplicative che il presidente del Consiglio illustra concedendosi una parentesi calcistica: davanti alla slide che presentava i cento milioni destinati alla costruzione di playground in tutta Italia, e che mostrava dei ragazzini durante una partita di calcio, il capo del governo – tifoso della Fiorentina capolista – scherza sul fatto che uno dei piccoli calciatori indossasse una maglia dell’Inter: “Potrei soffermarmi su questo, sul fatto che c’è la maglia della seconda in classifica in questo momento…”.
De Luca certamente non è tifoso della Viola, ma non si lascia sfuggire l’aiutino del premier. “Il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi – commenta il governatore della Campania – mantenendo l’impegno e la parola data ai cittadini della Campania, mi ha comunicato il via libera al finanziamento del governo per la bonifica della Terra dei Fuochi e di Bagnoli. Ringrazio il premier per una decisione di straordinaria importanza: con quasi mezzo miliardo il Governo ha deciso di rendere operativo il progetto di bonifica della Terra dei Fuochi, di eliminazione delle ecoballe e di bonifica di Bagnoli”. “Parte il risanamento ambientale della Campania – aggiunge il governatore – Adesso la sfida è nelle nostre mani: dobbiamo saper dimostrare che siamo in grado di risolvere un problema storico che ha sporcato l’immagine dell’Italia intera. Dalla prossima settimana partiamo con la gara per la rimozione delle ecoballe, poi continueremo il lavoro di bonifica ambientale, bonificando i siti inquinati, le vecchie discariche”. E pazienza se il MoVimento 5 Stelle continui a chiedere le dimissioni di De Luca e FI denunci l’immobilismo della Regione a causa della situazione giudiziaria del presidente. Vincenzo va avanti. Per ora.