Politica

Renzi lavora per tornare in sella, pronto il programma di governo. Piomba vicenda Consip

Renzi sta preparando l’intervento che fara’ al Lingotto di Torino per l’apertura ufficiale della sua campagna elettorale. Non sara’ – spiegano dalla maggioranza dem – solo un manifesto congressuale ma anche un vero e proprio programma di governo. L’ex premier punta soprattutto sul Def che arrivera’ contestualmente all’intervento programmato dall’esecutivo per rispondere alle richieste di Bruxelles affinche’ l’Italia eviti la procedura di infrazione. “E’ dal Def – sottolinea un ‘big’ dem – che si misurera’ la capacita’ del partito e di Renzi di parlare al Paese”.

E si puntera’, riferiscono fonti parlamentari, soprattutto sulla riduzione delle tasse sul lavoro, per recuperare quel gap che l’Italia ha ancora con la Germania. “E’ chiaro – sottolineano le stesse fonti – che ci dovra’ essere una convergenza tra le misure che intende attuare Renzi e quelle che vuole portare avanti Padoan”. A sostenere Renzi e’ in campo l’area di Franceschini e di Fassino. In una riunione tenutasi martedì sera alla Camera entrambi hanno sottolineato la necessita’ di recuperare quella parte dell’elettorato che si sta spingendo a sinistra e punta su Orlando. Il ministro della Cultura nei prossimi giorni, viene riferito, terra’ una iniziativa (e’ possibile anche un manifesto, spiega un esponente dem). Il partito del Nazareno e’ alle prese con il caos tessere ma anche con le fibrillazioni sul territorio. “In tanti – dicono dal Movimento dei democratici e progressisti – vogliono venire con noi”.

Tra il Pd e gli ex dem e’ scontro totale: dal nome (“Il simbolo e’ mio, ho depositato la richiesta alla presidenza della Camera affinche’ non venga utilizzato”, dice il deputato dem Aiello) al posizionamento negli scranni in Parlamento. Ma e’ soprattutto, dopo l’arresto dell’imprenditore Romeo, la vicenda Consip che rischia di essere un tema di battaglia alla vigilia del congresso dem. “Sono tranquillissimo”, afferma Lotti e anche Tiziano Renzi (foto con figlioMatteo) in serata ha spiegato che “nessuno mi ha promesso soldi” e di avere “fiducia nella magistratura”. Lo stesso ex presidente del Consiglio nei giorni scorsi si e’ augurato che sulla vicenda si faccia chiarezza al piu’ presto e soprattutto che i processi si facciano nelle Aule dei tribunali e non sui giornali. Il timore dei renziani e’ che la questione possa creare problemi alla campagna elettorale dell’ex premier. “Qui – sottolinea un esponente vicino a Renzi – e’ la solita questione del traffico di influenza. Siamo sicuri che si risolvera’ tutto in una bolla di sapone”.

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