Politica

Renzi pronto a tornare in campo, togliere acqua a fronte anti voto. La “melina” preoccupa Matteo

Ultimi giorni di relax per il segretario del Pd Matteo Renzi, che ha passato le vacanze in montagna con la famiglia, prima di ributtarsi nella vita politica. Per l’ex premier si prepara un rientro fra pochi giorni a pieno ritmo, con molti dossier sul tavolo. In primo luogo, dalla prossima settimana, ci sarà da tentare di avviare il confronto sulla legge elettorale. Il timore dei renziani, infatti, è che ci sia una “melina” per tirarla per le lunghe, allontanando il più possibile il voto anticipato. “Vedo che da parte di Forza Italia c’è un cambiamento di linea – spiega un deputato renziano – ad esempio sulla questione dei migranti, con un apprezzamento all’operato di Minniti. Non vorrei che ci fosse il tentativo di arrivare a un certo punto e dire: il governo Gentiloni va bene, andiamo avanti”.

URNE A GIUGNO L’obiettivo di Renzi, invece, resta quello di andare a votare il prima possibile, entro giugno. Per questo sulla legge elettorale il segretario ha fretta e il Pd, alla ripresa dei lavori, cercherà di promuovere incontri tra i partiti, per iniziare a discutere su una proposta. “Se ci sarà una disponibilità a confrontarsi – spiega il parlamentare della maggioranza Dem – bene, altrimenti si aspetterà la decisione della Consulta e poi Renzi deciderà cosa fare per andare a votare”. Nel Pd il patto tra renziani, Orfini e la componente di Maurizio Martina per il voto anticipato al momento sta reggendo, ma anche nel partito c’è chi vorrebbe prolungare l’esperienza di Gentiloni. “Ma se l’accordo interno regge i franceschiniani non si metteranno di traverso, non gli merita – si dice sicuro un altro parlamentare Dem -. Mentre la minoranza bersaniana è in difficoltà. Anche proposte come quella sul reddito di inclusione fatta da Martina servono a togliere loro argomenti”.

I CIRCOLI Altro tema su cui Renzi sarà chiamato da subito a confrontarsi sarà proprio quello del partito. Il segretario dovrebbe convocare nuovamente al Nazareno i segretari regionali e provinciali del partito, per organizzare la mobilitazione straordinaria dei circoli di fine gennaio. E poi, probabilmente, metterà mano alla segreteria (che non è convocata dal 9 luglio 2015), con il maggior coinvolgimento di sindaci e amministratori locali. Si fanno i nomi, tra gli altri, del sindaco di Bari Antonio Decaro e di quello di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. E mentre sta lavorando al libro con il bilancio dei suoi mille giorni di governo, Renzi inizierà anche un piccolo tour sul territorio, per ridare slancio al partito.

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redazione