Matteo Renzi è già a lavoro per il dopo Expo 2015. E presenta il progetto ‘Human Technopole. Italia 2040’, ovvero, come spiega lo stesso premier, “un centro a livello mondiale sulla genomica e i big data”. “Ci sono 12-15 grandi iniziative al mondo su questi temi – precisa – ma nessuna di esse è interdisciplinare e mette l’uomo al centro. Per questo obiettivo devono collaborare pubblico, privato, centri di ricerca e start up”. Tradotto in cifre, parliamo di un investimento da “150 milioni all’anno per i prossimi dieci anni” e che dovrebbe impiegare 1.600 persone. “Adesso che la sfida è lanciata, posso ripetere che noi possiamo essere meglio della Germania. Questa responsabilità – ha detto – è nelle mani del governo ma anche di tutti i cittadini e deve essere da stimolo per fare dell’area Expo una possibilità per l’Italia che verrà e che non deve solo vivere di ricordi”. E ricorda che “siamo al secondo posto per longevità, per Terzo settore, per manifatturiero in Europa”. “Smettiamo di aver paura dei fantasmi – conclude – abbiamo il maggior numero di patrimoni Unesco e anche uno straordinario patrimonio di intelligenze finissime”.