Renzi tesse tela in Europa, spettro scissione

L’ex premier punta a un’alleanza che possa mettere in minoranza il Ppe e scontrarsi con l’asse sovranista

Matteo Renzi

Lo sguardo di Renzi e’ rivolto all’Europa non al Nazareno. L’ex premier con gli europarlamentari del Pd non ha parlato dei suoi progetti, non ha chiarito quale strada vuole percorrere, ma fonti a lui vicine ribadiscono che il piano di formare una ‘cosa nuova’ e’ in campo, indipendentemente da chi vincera’ il congresso dem. E l’orizzonte sarebbe prima delle Europee, la tentazione e’ quella di candidarsi. L’idea originaria era quella di agire in autonomia, formando una nuova classe dirigente.

Verso una sorta di ‘rottamazione’ bis, visto che la prospettiva – con Marco Minniti in campo – era quella di separare per ora il suo futuro anche da chi lo ha accompagnato finora. Ma l’ex responsabile del Viminale non ha piu’ intenzione di candidarsi. Si trattera’ quindi di capire quali saranno i prossimi passaggi del senatore di Scandicci. E’ un working in progress, dicono i suoi, nulla di definito ma anche i colloqui che ieri l’ex segretario dem ha avuto a Bruxelles puntano in questa direzione. L’obiettivo e’ costruire un’alleanza che possa mettere in minoranza il Ppe e scontrarsi con l’asse sovranista.[irp]

Renzi tra l’altro ha incontrato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker (Ppe), la liberale olandese Margrethe Vestager, il socialista olandese Franz Timmermans e il commissario agli affari economici, il socialista francese Pierre Moscovici. Ha espresso la preoccupazione per la manovra che il governo sta portando avanti e ribadito che l’Italia rischia l’isolamento. Nessun riferimento al Pd: l’ex segretario resta fuori dal dibattito congressuale. Ma e’ proprio l’intenzione di strutturare anche politicamente i comitati civici per la resistenza che ha creato malessere tra i sostenitori di Minniti.