Politica

Renzi verso le Europee: da Macron a Cuffaro, passando per Franceschini

Matteo Renzi continua a tracciare i suoi piani in vista delle elezioni Europee, puntando a conquistare 4 seggi per il suo partito, Italia viva. Un obiettivo ambizioso considerando l’attuale posizionamento al 1,5% nei sondaggi, al di sotto dello sbarramento al 4%. L’ex rottamatore è un abile giocatore politico e, questa volta, sembra aver rivolto lo sguardo verso Emmanuel Macron e Dario Franceschini. Questo strano connubio, apparentemente inusuale, è parte di una strategia più ampia che coinvolge diverse figure chiave.

Renzi, in un evento dei giovani democristiani previsto per la primavera, annuncerà la sua intenzione di candidarsi con i Liberali di Renew Europe, utilizzando questo contesto per rivendicare l’orgoglio democristiano, un’affermazione supportata anche da Dario Franceschini. L’ex ministro della Cultura sembra essere d’accordo con Renzi, considerandolo uno strumento utile per affrontare le difficoltà attuali della maggioranza. In questa manovra, Renzi è stato identificato nuovamente come ariete di sfondamento, un ruolo che ha ricoperto in passato con successo. In pratica, Franceschini sembra collaborare con Renzi per facilitare l’ingresso nelle sfide politiche, analogamente a quanto accadde durante la nascita del Governo Conte 2 e durante la sostituzione del leader dei Cinque Stelle con Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Dopo quelle con Clemente Mastella, alcune trattative tra Renzi e Totò Cuffaro sembrano essere in corso. E se il Pd mira a stringere un accordo con +Europa, proponendo candidature come Marco Cappato ed Emma Bonino, proprio il ruolo di Franceschini sembra essere quello di influenzare le decisioni, costringendo la Bonino ad allinearsi con Renzi. Tuttavia, queste manovre sono ardite e sollevano questioni significative anche dal punto di vista delle posizioni politiche. Insomma, ancora una volta si scommette sul Centro. Un Centro politico che attualmente si può così sintetizzare. Da un lato, ci sono Azione, l’associazione PER, Più Europa di Riccardo Magi e un possibile allargamento con Cateno De Luca di Sud Chiama Nord. Dall’altro lato, Italia Viva di Renzi sembra orientarsi verso una collaborazione con Clemente Mastella e Totò Cuffaro, con la possibilità di una collaborazione sempre più probabile. La risposta di Carlo Calenda a questa situazione non si è fatta attendere.

Ha escluso l’adesione a questo nuovo “Centro” proposto da Renzi e Italia Viva, sottolineando differenze sostanziali nella visione politica e nella strategia, ma augurando comunque il meglio per le prossime sfide politiche. “Italia Viva ha lanciato un progetto per un nuovo Centro con Cuffaro, Mastella e molti altri – afferma il leader di Azione -. Rispettabilissima scelta, che però non condividiamo. Ci sono altre ragioni, subordinate ma altrettanto importanti, per non andare insieme alle Europee: dal fallimento del Terzo polo, che renderebbe questa operazione non credibile agli occhi degli elettori; a differenze sostanziali nelle modalità di fare politica. Ma non c’è bisogno di rielencarle qui e rilanciare polemiche. Faccio i migliori auguri a Renzi e IV per ‘il Centro'”.

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