Renzi, il rottamatore dello stato sociale che dà spazio alle lobby. Ecco il futuro scenario politico
LA NOTA Il premier pensa a vincere le elezioni per scaricare Alfano e Verdini ma, senza loro, sarebbe già a casa di MRD
Renzi pensa a vincere le elezioni amministrative per scaricare Alfano e Verdini ma, senza loro, sarebbe già a casa. E’ l’ultimo dei suoi proclami per scuotere gli italiani a votarlo. Le sue riforme, dal settore lavoro a quello dell’economia-bancario a quello istituzionale, sono per dirla tutta aria fritta. Solo esegue, per soddisfare le proprie ambizioni personali, i diktat che prende dalle multinazionali che vogliono scardinare il sistema Europa, quindi anche il sistema Italia, per come lo conosciamo. Il mandato che Renzi ha assunto, anche contro la volontà dei suoi del Pd che vengono definiti oggi ‘minoranza’, è quello di mandare all’aria il nostro stato sociale che ha permesso la sopravvivenza degli italiani sacrificandolo sull’altare della sua ambizione e dei suoi seguaci: Foschi, Verdini e company. Non è difatti nascosto il leit motive che Verdini, toscano doc anche lui, e la Boschi facciano parte di quel ‘triangolo’ toscano massone-bancario che, senza scrupoli, agisce nell’interesse di pochi (anche le banche fallite) per ‘demolire’ i tanti italiani onesti e scaricare le responsabilità sulla ‘cattiva’ Europa. E con la loro opera, che definiscono perbene e garantista – insomma i falsi ipocriti – demoliscono giorno dopo giorno le basi della classe medio-borghese italiana, su cui si è retta il paese dal Dopoguerra ad oggi, relegandola alla soglia di povertà. Questo è il vero compito di Renzi. Questa è la missione di Renzi e company. Fare arricchire, momentaneamente, pochi per impoverire il paese.
Fare dell’Italia un campo di conquista delle multinazionali facendo scomparire le aziende, e così anche l’indotto, per favorire nei prossimi 10/20 anni quel cambio generazionale che viene dall’immigrazione senza controlli in mano delle organizzazioni criminali. Ma Renzi non se ne accorge? O fa finta di non accorgersene. Quando l’Europa vota a favore che il formaggio si può fare anche con il latte in polvere. E quindi esclude di fatto le qualità territoriali (ad esempio parmigiano reggiano, grana padano, pecorino e ecc.), così come l’accordo per importare l’olio dall’Africa o tutte quelle altre normative che distruggono le produzioni tradizionali e locali di ogni singolo paese europeo per delocalizzare le produzioni dove andare a sfruttare la manodopera locale a costo zero. Difatti si è tornati all’epoca pre-industriale dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. E’ questo, sull’altare della propria ambizione, che Renzi vuole. Appagarsi lui. Arricchirsi lui e mandare in malora l’Italia. Ecco perché in Grecia vi è Tsipras, in Francia la Le Pen e così via negli altri paesi europei. Da qui a poco vi saranno due blocchi politici. Non più destra e sinistra ma chi è con le multinazionali e vuole distruggere gli stati sociali e chi invece vuol difendere i propri territori, le proprie tradizioni e i propri prodotti. Non c’è da meravigliarsi se in Italia un domani si alleano Salvini e Landini. Di fatto stanno dalla stesa parte a livello ideologico. Tutto ciò da non confondere con l’immigrazione. Quella è una cosa seria da gestire in maniera diversa. Non come un prodotto. Non come una merce che serve per le aziende delle multinazionali e usarla solo per una convenienza economica. Così come è adesso e come l’Europa ‘serva’ delle multinazionali, ad iniziare dal signor Renzi fa. Il futuro è questo. Piaccia o non piaccia. MRD