Renzi si è dimesso, ma i renziani prevedono lunga crisi. E già si scommette su Renzi-bis

VERSO NUOVO ESECUTIVO Si è concluso dopo 30 minuti l’incontro al Quirinale. Le consultazioni si apriranno domani dalle ore 18.00

#quirinale

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha formalizzato le sue dimissioni a seguito della sconfitta nel referendum costituzionale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è riservato di decidere, invitando Renzi a restare in carica con il governo per l’ordinaria amministrazione degli affari correnti. Si è concluso dopo 30 minuti l’incontro al Quirinale.Le consultazioni si apriranno domani al Quirinale dalle ore 18.00. “Sarà una crisi lunga” prevede un deputato renziano “doc”, a chi gli chiede quale sarà l’evoluzione della situazione. Una crisi lunga che potrebbe far arrivare, con il governo dimissionario in carica per gli affari correnti, vicini al “traguardo” della decisione della Consulta sull’Italicum, prevista il 24 gennaio. Certo è che è difficile decifrare cosa abbia in testa Matteo Renzi in queste ore. “Non parla con nessuno – spiega il deputato – ma è chiaro che come sempre non giocherà di rimessa, alla meno”. Che vuol dire questo? Renzi lo ha scritto chiaramente nella e-news di oggi: se il Parlamento vorrà il voto subito “si aspetterà la Consulta” e si voterà “con le leggi elettorali attuali modificate dalla Consulta”, altrimenti se vuole andare avanti con la legislatura “i gruppi parlamentari dovranno dare la disponibilità a sostenere un governo” di responsabilità. Governo che non sarà facile far nascere se i partiti che hanno sostenuto il No daranno la loro indisponibilità. E allora?

“Allora – spiega il deputato Dem – Mattarella farà un giro di consultazioni, ne farà un’altro, magari darà un mandato esplorativo. Se non ci saranno colpi di scena, dunque, è possibile che si arrivi a metà gennaio 2017 senza un governo in carica”. Del resto, fa notare un senatore Pd, “c’è il record dell’Andreotti I rimasto in carica per l’ordinaria amministrazione 130 giorni ma anche dopo la crisi del governo Monti ci vollero 128 giorni per formare, dopo le elezioni, il nuovo esecutivo”. Dunque una crisi lunga che potrebbe arrivare a ridosso della sentenza della Consulta. E dunque alla possibilità di sciogliere le Camere. A quel punto, è lo scenario che traccia una altro deputato renziano, in mancanza di un altro governo, Mattarella potrebbe giocare la carta del Renzi-bis, ma a tempo. “Il reincarico – afferma – può essere una ipotesi. Se non è possibile formare un governo di responsabilità perché gli altri partiti non ci stanno, Mattarella potrebbe proporlo a Renzi. Che a quel punto potrebbe anche accettare, ma mettendo bene in chiaro le cose: presentandosi in Parlamento e chiedendo una fiducia a tempo, solo per arrivare al voto”. Altrimenti, comunque, con le elezioni anticipate ormai in tasca, potrebbe essere un altro esponente Pd (si fa il nome di un “fedelissimo” come Gentiloni) a condurre l’esecutivo al voto. Però, conclude un altro parlamentare Dem, “io alla fine scommetto su un reincarico. Se non è possibile fare un governo di responsabilità, che senso ha fare un governo guidato da un renziano? A quel punto meglio che resti Matteo fino alle elezioni”.