“Non pensavamo che saremmo rimasti qui. Noi pensavamo che avremmo attraversato il confine, in due o tre ore. E saremmo andati dall’altro lato, un altro paese”. Quelle due o tre ore sono diventate quasi un mese per Media Rasheed, 27 anni e Reshan Hamdo, 32, coppia di innamorati in fuga da Aleppo bloccati con altre migliaia di rifugiati a Idomeni sul confine fra Grecia e Macedonia. “Qui viviamo in una tenda, fa freddo, c’è un sacco di fango perché una settimana che piove, ci sono fango e freddo. Per il bagno c’è una fila da un’ora e mezza. Ed è disgustoso”, dice Media, che in Siria era una studentessa di letteratura inglese. Più i giorni passano e più la speranza di oltrepassare il confine si affievolisce e la loro meta finale, la Germania, sembra sempre più lontana. “Se apro la mia tenda in primo luogo controllo il tempo, poi il cibo. Siamo come gli animali. Viviamo per sopravvivere, solo per sopravvivere. Mangiando e dormendo”, dice Reshan, studente di letteratura inglese. “Le ho sempre promesso che avremmo avuto una bella casa, una bella vita. Tutto il meglio. Ora io sono impotente, impotente e senza speranza. Aspettiamo, viviamo il momento, non sappiamo cosa succederà in futuro”.