Resta nodo Regionali per Fi. “Tentazione Antigua” per il Cav

di Barbara Acquaviti

Per ora meglio prendere un altro po’ di tempo. Aspettare che si consumi lo scontro nella Lega, anche perché c’è ancora da fare i conti con la guerra in casa propria, quella sempre più lacerante con Raffaele Fitto. Silvio Berlusconi questa settimana è tornato a presidiare Roma, anche per “allontanarsi” da quelle beghe giudiziarie che stanno nuovamente disturbando i suoi sonni e talvolta gli fanno venire una gran voglia di andare via. Sul piano politico, la speranza è quella di sciogliere il nodo Regionali e, soprattutto, superare quella conventio ad excludendum reciproca tra Ncd e Carroccio. Per il momento la soluzione ancora non c’è e così diventa provvidenziale il consiglio federale della Lega di lunedì prossimo. Lì Salvini e Tosi regoleranno i propri conti e si capirà se la faida porterà a una doppia candidatura padana in Veneto. Inutile, dunque, tenere la prevista riunione della commissione per le candidature convocata per questo pomeriggio a palazzo Grazioli.

Certo, il candididato ufficiale della Lega alla guida del Veneto, Luca Zaia, apre uno spiraglio di sereno quando dice che con Ncd e Forza Italia “da qui alla fine può succedere di tutto”, ma il segretario Matteo Salvini sembra più tranchant. Che da Forza Italia stiano cercando di tenere aperto il filo del dialogo, lo dimostra la sostanziale smentita di un piano B, cioè dell’ipotesi di appoggio azzurro a una lista Tosi in Veneto. “Parliamo con tutti” ma questa strada appare “difficile” da praticare dice la portavoce, Deborah Bergamini. E’ altrettanto vero, però, che Berlusconi non ama l’atteggiamento poco dialogante che sta avendo il segretario leghista. “E’ uno con cui è difficile trattare”, ha confidato in più di un’occasione. Da qui il messaggio: “Salvini ricordi che andare da solo significa rischiare di consegnare alla sinistra” il Veneto.

I veti di Salvini, probabilmente – dice ancora Mara Carfagna – rientrano in un’ottica che mira più a consolidare il consenso della Lega che non a far vincere il centrodestra”. Resta ovviamente la questione Campania dove per avere qualche speranza di confermare Stefano Caldoro e mantenere l’unica bandiera di Forza Italia ancora issata su una regione, è impossibile prescindere dal sostegno di Ncd. Silvio Berlusconi cerca di mantenere la sua testa concentrata su questo dossier, ma pesano le preoccupazioni dovute agli sviluppi del Ruby ter e al rischio che i racconti delle ragazze che partecipavano alle sue “cene eleganti” si trasformino in una nuova slavina pronta a travolgerlo. Sarà anche per questo che l’ex premier, anche se si avvicina la data dell’8 marzo in cui finiranno i servizi sociali, è apparso in più di un’occasione tentato di mollare tutto. In particolare, avrebbe parlato di Antigua. “Ho quella villa meravigliosa e ci sono stato una sola volta”, avrebbe raccontato.

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