Revocati domiciliari presidente Irfis, obbligo soggiorno

Il gip di Palermo Filippo Serio ha concesso la revoca degli arresti domiciliari a Rosario Basile, il presidente dell’Irfis finito nei guai per una vicenda che i suoi difensori continuano a indicare come privata. Accusato di calunnia nei confronti dell’ex amante, Basile, presidente della Ksm, una società che si occupa di sicurezza, dovrà lasciare la Sicilia e trasferirsi a Milano, dove avrà l’obbligo di soggiorno. A chiedere la trasformazione della misura cautelare erano stati i difensori dell’indagato, gli avvocati Nino Caleca e Antonio Ingroia. Secondo l’accusa Basile avrebbe cercato di dimostrare che la donna da cui avrebbe avuto un figlio fuori dal matrimonio aveva ordito contro di lui una trama per cercare di ricattarlo e di sottoporlo dunque a un’estorsione.

La procura sostiene che l’estorsione non ci fu e che Basile ha calunniato la donna. Era stato lo stesso Basile ha chiedere l’attenuazione della misura cautelare durante l’interrogatorio. “Il giudice ha anche revocato la misura interdittiva che impediva di amministrare l’Ivri. Ciò conferma – ha detto l’avvocato Caleca, che assieme a Francesca Russo, Roberto Mangano e Ingroia fa parte del collegio difensivo – che si tratta di una vicenda esclusivamente privata che nulla a a che fare con i ruoli istituzionali e le attività imprenditoriali del nostro assistito”. La difesa presenterà inoltre ricorso al Tribunale della libertà perché non ci sarebbero stati i presupposti per l’applicazione della misura cautelare. La procura aveva espresso parere negativo sulla scarcerazione.